Gli arcangeli storia e leggenda. Il 29 settembre si festeggiano Michele, Gabriele e Raffaele.
Gli arcangeli storia e leggenda
Michele, Gabriele e Raffaele si ricordano il 29 settembre. Il titolo di arcangeli fa riferimento all’ordinamento delle gerarchie angeliche nelle quali occupano un posto di rilievo. Tutti e tre stanno davanti a Dio, lo glorificano e combattono il male.
Il culto più radicato è quello in onore di san Michele, patrono della polizia per volontà di papa Pio XII. Il suo nome significa “Chi è come Dio”. Invece, Gabriele indica la forza di Dio e il nome Raffaele si traduce come Dio guarisce.
Gabriele è ricordato, soprattutto, per aver portato l’annuncio a Maria mentre Raffaele è colui che accompagna Tobia nel suo viaggio.
Gabriele e il caffè
L’arcangelo Gabriele è legata ad una antica leggenda. Si dice che Maometto, un giorno, si sia trovato a dover affrontare una pericolosa battaglia. In suo soccorso sarebbe giunto il santo che gli avrebbe fato sorseggiare una liquido energizzante di colore scuro. Maometto, rinfrancato, sarebbe riuscito a battere ben quaranta soldati e la bevanda altro non sarebbe che il caffè. Un’altra storia racconta che il profeta non stesse bene e così Gabriele gli avrebbe fatto assaggiare un particolare infuso dal profumo intenso. Grazie al caffè Maometto avrebbe subito riacquistato la sua forza.
Invece, la figura di Raffaele è legata all’erba angelica. Si narra che sia stato proprio l’arcangelo a portare agli uomini tale pianta. Raffaele, non a caso, è da sempre considerato guaritore del corpo e dello spirito e in epoca medioevale era invocato contro i mali fisici e dell’anima. L’angelica era ampiamente sfruttata dalla medicina popolare ed era coltivata ampiamente nei conventi e nei monasteri. Si credeva che potesse combattere la peste. Oggi è sfruttata per le sue proprietà calmanti ed espettoranti ma anche contro la cattiva digestione.
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