Ognissanti e 2 novembre, storia e tradizioni
Ognissanti è un giorno di festa nazionale. La ricorrenza cade il primo novembre ed è conosciuta anche come Tutti i Santi.
Ognissanti
Nel nostro Paese è un giorno di festa nazionale. Il primo novembre si ricordano tutti i Santi, ossia coloro che sono in cielo e godono della vista di Gesù. Le origini di tale ricorrenza sono piuttosto remote. La teoria più accreditata vuole che derivi da antichi riti pagani in voga nell’antica Roma. In tale periodo dell’anno, gli antichi romani festeggiavano la fine dei lavori agricoli e della bella stagione. In seguito, la Chiesa ha modificato l’evento in una festa cristiana dedicata ai Santi.
Si deve all’imperatore Carlo Magno la diffusione massiccia della ricorrenza. Nel 1475 papa Sisto IV trasforma la ricorrenza in una festa obbligatoria.
Oggi, Tutti i Santi è una festa di precetto.
2 novembre
Il giorno seguente a Tutti i santi si commemorano i fedeli defunti. L’idea di una giornata consacrata a tutti coloro che non ci sono più spetta all’abate Odilone di Cluny. a partire dal 928, il 2 novembre si ricordano i trapassati che ci hanno preceduto.
In molte regioni italiane si conservano tradizioni millenarie. In alcune aree del nostro Paese, fra il primo ed il due novembre si apparecchia la tavola, lasciando anche del cibo. E’ un gesto di affetto per le anime dei morti che,in quella notte, torneranno sulla terra. Un’altra consuetudine prevede di lasciare fuori dall’uscio di casa una candela e dell’acqua così che le anime trovino facilmente la via di casa e si possano ristorare dopo il lungo viaggio. La giornata dei defunti prevede la preparazione di molti piatti particolari come le ossa di morto, ossia dei dolci la cui forma ricorda delle ossa.
Invece, in Liguria si preparano stoccafisso e bacilli, cioè fave scure e piccole. Inoltre, a tavola non possono mancare le castagne lessate e la frutta secca.