ISabato 4 novembre nella nuova Galleria d’Arte Contemporanea Massone di Genova (Vico Superiore di Pellicceria 3/R) alle ore 18 sarà lo stesso scultore giapponese Kyonji Nagatani a inaugurare la sua personale intitolata “Semi del tempo” che durerà fino al 18 novembre. Un’esposizione di “pietre oniriche”, forme ovali che richiamano il significato della vita; morbide come fossero state levigate dal lento e inesorabile scorrere dell’acqua che le leviga fino a modellarle alla perfezione. L’autore le definisce un simbolo di quella vita che negli anni smussa gli angoli spigolosi dei caratteri e rende più comprensivi e saggi.
Nato a Tokyo nel 1950 e figlio d’arte, Nagatani dopo la laurea all’Università delle arti della capitale giapponese e all’Istituto Superiore di Ricerca dell’Università Statale Belle Arti, nel 1976 si è diplomato in fusione in bronzo. Una borsa di studio del governo italiano lo ha portato in seguito a perfezionare la sua arte all’Accademia di Brera di Milano, come discepolo dei maestri Enrico Manfrini e Alik Cavaliere. Dopo molti anni di permanenza nel capoluogo lombardo, dal 2021 è tornato a vivere in Giappone, non prima di aver lasciato alcune sue opere in Italia: tra le maggiori, un monumento per Villa Fontana a Monza- Brianza, un monumento a Tibiano (Mi), il cofano per le chiavi della Porta Santa in San Giovanni in Laterano (Roma) ed altre esposte tra Sondrio, Lecce, Bergamo e Milano.
Come lui stesso descrive il suo intervento: “Il momento della colata rappresenta un passaggio che mi piace definire divino. E’ quando la materia diviene incandescente che avviene una trasformazione capace di andare oltre la materia stessa, ciò si compie ad un livello differente, potrei dire spirituale”.
La serata inaugurale si chiuderà alle ore 21, ospiti della galleria d’arte tutta al femminile, dove convivono tre generazioni di galleriste.
