Comunicati Stampa

Veneto, qualità dell’aria in costante miglioramento. Convegno a Casa su Misura

Grazie alle misure adottate, la qualità dell’aria nel Veneto va continuamente migliorando da 20 anni a questa parte, benché a livello quotidiano in inverno gran parte delle 43 centraline rilevino valori sopra il limite. E’ uno degli aspetti emersi ieri dalla relazione di Luca Zagolin funzionario Arpav al convegno Gli impianti a biomassa efficienti, sicuri e amanti della natura. Soluzioni progettuali degli impianti in edifici in efficientamento energetico o di nuova costruzione e le Buone Pratiche nell’anno 2024 organizzato alla Fiera di Padova durante Casa su Misura in collaborazione con Associazione Italiana Energie Agroforestali. L’esperto ha ricordato anche gli effetti cancerogeni del Benzoapirene emesso dalla legna bruciata male. “Per il PM10 presente giornalmente in atmosfera l’Italia è in infrazione da 15 anni – ha detto – e la sanzione sta per arrivare”.

“Aria migliorata, ma non ancora buona – ha precisato Andrea Ragogna assessore all’Ambiente del Comune di Padova – al punto che per averla davvero respirabile dovremo agire su tutto: industria, riscaldamento, traffico”.

Ecco allora cosa bisogna sapere sui tipi di legna da usare e su come bruciarla; aspetti affrontati da Nadia Pozzato ingegnere responsabile tecnico della M.C. di Reschigliano che ha presentato il volumetto “Meglio caldi in tutta sicurezza” in cui sono tra l’altro riassunti i comportamenti corretti da adottare per realizzare la Transizione Verde, evitando oltretutto i troppi incendi (11.252 quelli del 2022 in Italia) dovuti a installazioni di impianti termici a biomassa eseguiti non a regola d’arte già in fase di costruzione degli edifici: “Per questo è importante che progettisti, costruttori, produttori, impiantisti e manutentori lavorino in squadra”.

Ricordando che Aiel opera col Ministero dell’Ambiente per realizzare un vademecum che riassuma i rudimenti della combustione a legna, Valter Francescato direttore tecnico Aiel ha precisato che bruciare legna anziché combustibili fossili immette in atmosfera una minor quantità di anidride carbonica, ma comunque polveri sottili e ossidi di azoto. Fondamentale diventa quindi la buona combustione che si raggiunge usando legna di almeno una o due stagioni, impilandola nella stufa e accendendola dall’alto, purché sia priva di vernici e residui non naturali. “Se non impariamo a usare bene la legna migliorando la qualità dell’aria, l’Italia subirà presto pesantissime sanzioni. Rinnovare i vecchi pericolosi impianti è facilitato dal Conto Termico che dal 2013 mette a disposizione dei cittadini importanti incentivi: nel caso del Veneto e di altre regioni, a questi aiuti se ne uniscono di ulteriori fin dal prossimo bando in uscita tra giugno e settembre 2024”.

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