Gaza chiama Sassari
Continua la mobilitazione studentesca e cittadina per la Palestina a Sassari. Sabato 22 giugno, alle ore 18:00, in piazza Santa Caterina si terrà un sit-in con interventi artistici e politici di sostegno alla Resistenza Palestinese. Insieme agli interventi politici e artistici verranno esposte delle fotografie di Gaza e che evidenziano la violenza del genocidio portato avanti da Israele.
“Vogliamo che la città di Sassari prenda consapevolezza di ciò che sta accadendo e inizi a partecipare attivamente alla lotta per la liberazione totale della Palestina”, affermano gli attivisti che hanno organizzato l’evento.
Le attiviste e gli attivisti hanno anche prodotto una lettera aperta per le realtà associative sassaresi e indirizzata alla nuova giunta comunale di Sassari. Di seguito, viene riportato integralmente il testo.
“Lettera aperta alla nuova giunta comunale di Sassari
Il 22 giugno alle 18:00 abbiamo intenzione di organizzare un sit-in per portare nuovamente l’attenzione della cittadinanza su ciò che sta accadendo a Gaza, a Rafah e in Palestina in generale. Ad oggi, sono quasi 40 mila le vittime civili del genocidio che Israele sta perpetrando da ormai otto mesi. È come se in otto mesi, la quasi totalità della popolazione di Alghero venisse sterminata. Il silenzio istituzionale a riguardo è assordante e disumano. Come Assemblea cittadina per la Palestina, vorremmo che il nuovo sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e il governo comunale appena nominato, avessero un confronto con noi in piazza e ascoltassero le nostre istanze, per prendere una posizione netta e decisa, senza ambiguità, in favore della Resistenza Palestinese e di assoluta condanna e contraria al genocidio perpetrato dallo stato coloniale e d’apartheid di Israele. Non si tratta di una dichiarazione formale, ma di un impegno preciso e forte che il comune di Sassari deve assumersi in nome dei diritti umani, dell’antirazzismo, dell’anticolonialismo e della pace e della liberazione del Popolo Palestinese.
Con la speranza di vedere un impegno che vada oltre le banali dichiarazioni politiche, firmiamo questa lettera.
Assemblea degli Studenti per la Palestina”