Comunicati Stampa

Porto Torres, le note di Scarlatti incantano la basilica di San Gavino

Voci celestiali e musiche d’altri tempi si fondono in un palcoscenico d’eccezione come la
basilica di San Gavino a Porto Torres, regalando emozioni attraverso lo “Scarlatti project – Vespro della
Beata Vergine”, concerto barocco in prima assoluta in tempi moderni ed evento clou del sesto festival di
musica antica “Note senza tempo…”.
L’ensemble “Dolci Accenti” di Sassari assieme al “Hof-Musici” di Praga diretto da Ondrej Macek ha
condotto il pubblico in un viaggio affascinante tra gli inediti di Alessandro Scarlatti, tra le composizioni
rimaste nascoste per secoli e ora riproposte in Sardegna grazie a un attento lavoro di ricerca e
ricostruzione.
«Ho trovato salmi nell’archivio della diocesi di Münster, in Vestfalia, e anche il magnificat in Germania – ha
spiegato il maestro Macek, che proviene dalla Repubblica Ceca –. Le antifone le ho scovate nell’archivio
della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, dove ho portato alla luce un manoscritto sconosciuto. Ho
visto che anche lo stile di antifone e salmi e le loro singole tonalità coincidevano perfettamente, e questo
mi ha spinto ulteriormente a ricostruire un vespro completo».
Oltre a Macek, che ha suonato l’organo e diretto l’esecuzione dei brani, si sono esibiti i soprani Kamila
Zbořilová e Jana Kuželová, il contralto Veronika Mráčková, il tenore Tomáš Kočan e il basso Ivo Michl,
accompagnati da Daniele Cernuto al violoncello, da Federica Are al violone, Calogero Sportato e Antonio
Fresi alla tiorba e all’arciliuto. Strumenti non proprio comuni da ascoltare al giorno d’oggi, suonati peraltro
con una rara maestria e padronanza tecnica. Quella tra il gruppo sardo e l’ensemble ceco è una
collaborazione che va avanti da almeno due anni e mezzo, e nel 2025 proseguirà con un altro inedito in
occasione dei trecento anni dalla morte di Scarlatti.
«Portare la musica barocca all’interno di questa basilica, che è una meraviglia architettonica, è una grande
gioia sia per chi si esibisce sia per chi ascolta. Perché vivere un’esperienza del genere è proprio fare un salto
nel tempo e il pubblico avverte questa bellezza e ritorna al prossimo concerto», ha affermato il musicista e
presidente dell’associazione “Dolci accenti”, Calogero Sportato, che ha introdotto la serata assieme alla
vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali, Simona Fois: «Siamo orgogliosissimi di ospitare in uno dei
monumenti più importanti della nostra città la prima esecuzione moderna di un componimento di Scarlatti.
Ci è sembrato opportuno – ha specificato Fois – che quest’anno la basilica di San Gavino facesse parte di
questo festival prestigioso e speriamo di vederci ancora l’anno prossimo».
Il lavoro è frutto di profonda passione per il mondo della musica barocca e di impegno incessante. «Questa
operazione culturale porta il festival sicuramente al punto più alto della nostra programmazione – ha
concluso il direttore artistico, Daniele Cernuto –. Siamo felici di essere cresciuti sul territorio e ci auguriamo
che molti altri comuni possano avere la possibilità di richiedere una tappa. Siamo entusiasti inoltre di essere
entrati nella rete REMA, che è un network internazionale di oltre duecentocinquanta festival in tutta
Europa, che permettono di dare visibilità a una terra così straordinaria come la Sardegna e di portare fuori
dai confini nazionali non soltanto il mare e le altre cose belle che ci sono in estate, ma anche la cultura della
musica antica promossa negli edifici religiosi e nei monumentali più importanti».
Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione “Dolci accenti” con il contributo della
Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Ploaghe,
Porto Torres, Sennori e Bulzi. L’evento è inserito nel cartellone di “Salude & Trigu” della Camera di
Commercio del Nord Sardegna. Il programma dettagliato è visionabile sul sito web
www.notesenzatempo.it.

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