Porto Torres, emozioni in musica per i 65 anni del Coro Polifonico Turritano

Un concerto di fine anno in cui la musica “immortale” di Bach ha simboleggiato l’augurio
di lunga vita per una formazione che rappresenta un consolidato punto di riferimento culturale della città
di Porto Torres. Venerdì 27 dicembre il Coro Polifonico Turritano ha celebrato il 65esimo anno di attività
nella basilica di San Gavino, concedendo rare emozioni tra gli applausi del pubblico, in una dimensione
comunitaria molto sentita e partecipata.
«Per me è un traguardo importantissimo – ha affermato la presidente dell’associazione, Maria Maddalena
Simile – perché un qualsiasi gruppo non sempre riesce a superare le difficoltà che immancabilmente
sopraggiungono negli anni, e a raggiungere un’età così importante. Ciò che sicuramente ci ha sempre dato forza sino ad ora è stata la grande passione che abbiamo ereditato dal fondatore, don Antonio Sanna, perché alcuni di noi hanno cantato con lui per diversi anni, hanno raggiunto traguardi importanti e questo è stato uno stimolo fortissimo che vogliamo trasmettere ai più giovani, per far sì che questa musica continui ad essere eseguita per tantissimi anni ancora».
Uno speciale allestimento fotografico, tra immagini, scritti, articoli di giornale e altre curiosità ha catturato
l’attenzione dei presenti e permesso di rievocare i sei decenni e un lustro di iniziative, successi e momenti
di vita insieme.
Dopo il saluto della direttrice artistica Laura Lambroni, il concerto “Bach, immortal Bach” ha preso il via
con l’esibizione del Trio Imago nella navata laterale sinistra, intervallato sulla navata destra dalla suggestiva esibizione a cappella di un ensemble del Coro Polifonico Turritano. L’ascolto si è quindi focalizzato verso la navata centrale con l’arrivo in scena dell’Ars musicandi Ensemble, con Marco Ligas al violino solista e Michele Nurchis all’organo, per confluire in un esaltante finale condiviso tra voci e strumenti di due celebri composizioni bachiane.
A porgere un saluto e un augurio di lunga vita sono state diverse autorità istituzionali, a cominciare
dall’assessora alla Cultura di Porto Torres, Maria Bastiana Cocco, che ha enfatizzato il contesto della
basilica quale luogo ideale per respirare eternità ed evocare una “musica immortale”. Monsignor Salvatore Masia ha ricordato l’aneddoto dell’esibizione del Coro Polifonico Turritano il giorno della sua ordinazione a sacerdote, nel 1991, per cui ne ha sempre custodito un ricordo molto caro e personale.
Il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia ha definito la formazione musicale come un’eccellenza del territorio
del Nord Sardegna, e l’ex sindaco di Porto Torres, Eugenio Cossu, ha rievocato la figura del fondatore, don
“Tonino” Sanna, come quella di un personaggio di elevatissima cultura, non solo musicale, riconosciuta a
livello europeo. Sono intervenuti inoltre Gilda Usai, anche lei già sindaca di Porto Torres e sostenitrice del
coro, e il violoncellista tedesco Christian Antwerpen, che dal 1971 si è legato indelebilmente alla cittadina
portuale del nord Sardegna dopo aver assistito in Germania a un’esibizione del Coro Polifonico Turritano.
«Dietro pochi minuti di musica c’è veramente un grande lavoro – ha spiegato la direttrice artistica Laura
Lambroni – però è quello che unisce, che fa crescere le persone e anche i giovani musicisti all’interno del
gruppo. Seguendo il principio della condivisione, in serata abbiamo cantato assieme ad altri strumentisti
che, con l’espressione massima della musica di Bach, hanno contribuito a produrre la gioia che questa
musica genera quando la si fa e, soprattutto, quando la si fa insieme». L’evento è stato realizzato con il
contributo del Comune di Porto Torres e della Regione Sardegna – CunSonos 2024 LR 64/1986 art.2.