RDC: Goma sotto attacco, l’ONU si riunisce di nuovo di fronte all’escalation della violenza
La violenza ha anche aggravato una crisi umanitaria già cronica nella regione.

Continuano gli scontri a Goma tra l’esercito della Repubblica Democratica del Congo e i guerriglieri dell’M23, supportati dalle truppe ruandesi. Domenica sera, le forze dell’M23 e i loro alleati ruandesi sono entrati a Goma.
L’esercito sudafricano, che fa parte della forza regionale schierata nella RDC, ha annunciato la morte di altri quattro soldati, portando a 17 il numero totale dei soldati uccisi negli scontri contro l’M23 e le forze ruandesi negli ultimi giorni. Anche la missione ONU (MONUSCO) ha registrato perdite umane.
Il governo congolese ha duramente criticato la risposta dell’ONU a questo nuovo scontro. Dopo la riunione del Consiglio di sicurezza di domenica, il portavoce del governo Patrick Muyaya ha definito la dichiarazione “vaga” e non includeva alcuna richiesta ferma che il Ruanda ritirasse le sue truppe dal suolo congolese. L’ONU stima che nella regione siano attualmente presenti diverse migliaia di soldati ruandesi.
A Goma la situazione resta tesa. Diverse decine di combattenti M23 sono stati visti avanzare lungo le strade principali della città. Gli abitanti, che in precedenza erano rimasti confinati nelle loro case per paura di scontri, hanno iniziato a uscire per attingere acqua dal lago Kivu, nonostante nelle vicinanze si sentissero degli spari.
Attualmente la città è senza elettricità e acqua potabile, poiché le infrastrutture sono state distrutte dai bombardamenti.
È difficile valutare la portata della situazione a Goma, ma è chiaro che la città si trova a un bivio. Sembra che l’M23 abbia preso il controllo di alcune zone, ma la lotta per la città è ben lungi dall’essere finita.
Il presidente Félix Tshisekedi, che non ha ancora parlato dall’inizio della crisi, dovrebbe intervenire più tardi oggi. Il governo congolese ha affermato di voler “evitare una carneficina”, mentre sulla scena internazionale si moltiplicano le richieste di porre fine immediatamente alla violenza.
L’Unione Africana sta convocando una sessione d’emergenza del Consiglio per la pace e la sicurezza (CPS) per esaminare la crisi. Nairobi ha anche annunciato un incontro programmato per mercoledì prossimo tra Felix Tshisekedi e il presidente ruandese Paul Kagame per cercare di disinnescare la situazione.
Gli ultimi scontri hanno provocato almeno 17 morti e 367 feriti, secondo quanto riportato dagli ospedali locali, sopraffatti dall’afflusso di feriti. La violenza ha anche aggravato una crisi umanitaria già cronica nella regione. Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio del mese sono state sfollate circa 500.000 persone, portando il numero totale degli sfollati interni nella Repubblica Democratica del Congo a oltre 6 milioni.