Candelora storia e proverbi. La tradizione vuole che il 2 febbraio si riponga il Presepe.
Candelora
E’ una ricorrenza molto antica, probabilmente nata da riti pagani. La Chiesa ricorda la purificazione di Maria dopo quaranta giorni dal parto e la presentazione di Gesù al Tempio.
Il 2 febbraio si benedicono le candele, simbolo di luce e di purificazione. Si tratta anche di un rimando alle parole di Simeone che, alla vista del Bambinello, lo riconosce indicandolo come la luce del mondo.
La consuetudine vuole che tali candele siano accese nelle case come segno beneaugurante ma anche in caso di tempeste o malattie.
Il giorno della Candelora si ripone il Presepe.
Candelora i proverbi
In passato la Candelora avevamo un valore fondamentale per le comunità rurali. Si trattava di uno spartiacque fra la brutta e la buona stagione. Le condizioni meteorologiche del 2 febbraio rappresentavano una bussola per capire se sarebbe arrivata presto la primavera. Non a caso, in tutta Italia esistono moltissimi proverbi e modi di dire legati proprio a questa giornata.
Ovunque si afferma che “Candelora, Candelora dell’inverno siamo fora ma se piove e tira vento dell’inverno siamo dentro”. Quindi una bella giornata indicherebbe la fine della cattiva stagione. Non tutti però concordano con tale tesi. Un detto afferma Si purificatio nivibus Pasqua floribus, si purificatio floribus Pasqua nivibus. Cioè se per la Candelora nevica, Pasqua sarà fiorita e se la Candelora sarà fiorita la Pasqua sarà nevosa.
Secondo altri adagi Per la Santa Candelora dell’inverno siamo fora ma se sole o solicello siamo ancora dentro. Quindi, nonostante sia un giorno soleggiato il cattivo tempo non è ancora finito e bisogna avere pazienza.
Un altro proverbio sostiene Per la Madonna della Candelora dell’inverno siamo fora ma se nevica o piove siamo dentro quaranta giorni ancora. In questo caso il mal tempo dovrebbe durare poco più di un mese.
