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La marocchina Amina Bouayach eletta presidente di GANHRI dei diritti umani a Ginevra. Soddisfatto il leader dello SMIS in Italia Yahya El Matouat

Mi congratulo con il Regno del Marocco per la sua elezione alla presidenza dell'Alleanza Globale delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani, nella persona della leader Amina Bouayach", ha detto il presidente dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS), specificando che "questo successo non è avvenuta per caso, ma è avvenuto in considerazione dello sforzo marocchino di avanguardia nella promozione e nella tutela dei diritti umani a livello nazionale, regionale, continentale e internazionale".

Il Regno del Marocco è stato eletto all’unanimità, martedì 11 marzo, al Palazzo delle Nazioni di Ginevra a Svizzera, alla presidenza dell’Alleanza Globale delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani (GANHRI), nella persona di Amina Bouayach, presidente del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani (CNDH). Bouayach rappresenta anche l’Africa a capo del GANHRI, ha ricevuto il sostegno delle altre tre componenti regionali dell’Alleanza (Americhe, Asia-Pacifico ed Europa) nell’ambito di questo processo supervisionato dall’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR).
Si tratta di “un momento storico per la leadership africana” nella difesa dei diritti umani su scala mondiale, nonché nella “promozione del ruolo e dell’efficacia delle istituzioni nazionali interessate alla loro protezione”, si legge in un comunicato del CNDH.
In effetti, questa elezione arriva pochi mesi dopo il sostegno della Rete Africana delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani, che ha formalmente presentato la candidatura di Amina Bouayach alla presidenza dell’Alleanza nel gennaio 2025.
In un discorso pronunciato in quest’occasione, Joseph Whittall, presidente della Rete Africana delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani (INDH), ha ribadito il suo apprezzamento per la “leadership eccezionale” della militante marocchina, in qualità di segretaria dell’Alleanza negli ultimi tre anni.
In occasione di queste elezioni, Amina Bouayach ha espresso la sua gratitudine per il sostegno collettivo che è stato “una preziosa fonte di motivazione”. “Considero questo ruolo e questa posizione un onore, ma anche una responsabilità di cui apprezzo pienamente l’importanza”, ha aggiunto.
Da ricordare che la leader dei diritti umani, Amina Bouayach, aveva ricevuto venerdì 10 gennaio a Napoli, in Italia, il Premio Fondazione Mediterraneo 2025 ed è diventata “Ambasciatrice della Fondazione degli Stati Uniti del Mondo” per il suo “ricco e innegabile contributo alla difesa dei diritti umani”.
Nel suo intervento in quell’occasione, Amina Bouayach aveva sottolineato che questo prestigioso premio mediterraneo, rappresenta per lei “un grande orgoglio” e “un immenso onore” come donna e militante. È un omaggio, soprattutto, al Marocco per il suo impegno risoluto circa i valori universali di dignità, giustizia e uguaglianza, sotto la guida illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI”.
Rallegrandosi del successo della marocchina leader di difesa dei diritti umani, Yahya El Matouat, Presidente dello Spazio Marocchino Italiano per la Solidarietà (SMIS) attivo in Italia e all’estero, ha sottolineato che l’elezione del Marocco a capo della GANHRI è “ben meritata”. “Mi congratulo con il Regno del Marocco per la sua elezione alla presidenza dell’Alleanza Globale delle Istituzioni Nazionali per i Diritti Umani, nella persona della leader Amina Bouayach”, ha detto il presidente dello SMIS specificando che “questo successo non è avvenuta per caso, ma è avvenuto in considerazione dello sforzo marocchino di avanguardia nella promozione e nella tutela dei diritti umani a livello nazionale, regionale, continentale e internazionale”.

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