Savona, Vetrine d’artista dal 4 aprile

Vetrine d’artista – sede BPER Banca, corso Italia, n. 10 a Savona
Espongono: Maria Grazia FOCANTI e Roberta FIORITO
Periodo: dal 4 aprile 2025 al 3 giugno 2025
Inaugurazione/apertura delle mostre: 4 aprile 2025, ore 10
Curatore: Dr.a Silvia Bottaro, presidente Associazione “Aiolfi” no profit, Savona e critico d’arte
Motivazione (a cura di Silvia Bottaro)
La BPER Banca ha concesso, sempre gratuitamente, l’uso di n. 4 vetrine collocate nel Palazzo della sua
sede centrale in Savona, corso Italia, 10, agli Artisti, associati “Aiolfi” che potranno esporre (in due
vetrine per ogni Artista inserito nel programma annuale) per due mesi.
Dal 4 aprile 2025 si potranno osservare le opere di
*Maria Grazia FOCANTI- nata a Jesi, dopo la laurea in sociologia ha frequentato un corso di Pittura presso
l'Accademia Belle Arti di Macerata. La sua “filosofia” artistica è quella di suscitare emozioni, financo
riflessioni, con una tavolozza molto sensibile e originale con colori brillanti (verdi squillanti e lussureggianti,
gli azzurri, in riferimento al colore del lapislazzulo, gli arancioni che nell'araldica, denotano forza, onore e
generosità). Il suo è uno stile libero, nel caos del quotidiano: con il color “savoy” ci fa perdere nell’infinito,
riconcorrendo, pare i sogni, seppur in enigmatiche metamorfosi, sia come artista, sia come persona. Siamo di
fronte, perciò a un universo simbolico, con una sorta di creatività visionaria aiutata da una tecnica variegata con
gessi bianchi e colorati, pigmenti densi, condensati, materiali organici (polvere di caffè abbinata a curcuma),
perché le sue opere sono anche coinvolgenti dal punto sensoriale: un non – luogo pieno di traslate meraviglie e
incenerenti turbamenti, angustie. Profili umani, in basso o in alto nelle sue opere, fluttuano in atmosfere molto
colorate, con luci accecanti e ombre, con rimandi alle dolci colline marchigiane, ai cieli tersi e al mare adriatico,
sembra, in una sorta di pedagogia del rispetto di sé e della natura dove si vive e si lavora.
* Roberta FIORITO – le sue fotografie spesso hanno per tema Savona e ritrae i particolari, non solo le grandi
architetture, con un bianco e nero luminoso tanto da poter dire, pare, “se ti fidi la vita ti sorprende” a partire
dalle cose, spesso considerate ovvie, della quotidianità. Scatti che ci danno il senso di come le nostre città, la
nostra bella Italia, abbia bisogno di sguardi attenti per coglierne la bellezza, al di là della trasformazione
ineluttabile della civiltà, che non sempre è positiva (basti pensare al consumo del suolo, ai cambiamenti
climatici, al turismo cannibale, ecc.). Fotografie che racchiudono memoria, anamnesi dell’oggi, storie,
narrazioni e cronache e ci lasciano un’eredità senza tempo. La Fiorito è aliena al pittorialismo, invece, è
consapevole dell’unicità del mezzo fotografico. Spesso si avverte la mancanza della presenza umana, ma essa è
sottesa, bene evidente nell’osservare i manufatti, le strade, le case, le pietre, e così via. Non un “selfie” del
contemporaneo, bensì memorie, tracce del divenire di un tempo sempre più incerto, dubitabile, problematico.
Le sue fotografie, in tal modo, attraverso una buona capacità tecnica, anche quando sono a colori, possono
divenire uniche, originali, preziose e veritiere.