La Slovenia, membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ribadisce il suo sostegno all’iniziativa marocchina per l’autonomia del Sahara.
“Si tratta di una solida base per una soluzione definitiva” a questa controversia regionale, ha dichiarato, venerdì 18 aprile a Lubiana, la vicepremier e ministra degli Esteri slovena, Tanja Fajon, durante una conferenza stampa congiunta, a Lubiana, con il ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all’Estero, Nasser Bourita. Ha inoltre accolto con favore gli sforzi seri e credibili compiuti dal Marocco per risolvere la controversia regionale artificiale attorno al Sahara Marocchino.
La Slovenia aveva già espresso questa posizione nella Dichiarazione politica congiunta dell’11 giugno 2024, adottata in seguito alla visita ufficiale di Fajon a Rabat.
Venerdì scorso i due ministri hanno ribadito l’esclusività delle Nazioni Unite nel processo politico e il loro sostegno alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, tra cui la più recente, la risoluzione 2756 del 31 ottobre 2024.
Fajon ha inoltre ribadito il sostegno di lunga data della Slovenia al processo guidato dall’ONU per raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile, basata sul compromesso.
Il Marocco e la Slovenia hanno ribadito il loro sostegno agli sforzi del Segretario generale dell’ONU e del suo Inviato personale volti ad invitare tutte le parti nel processo politico sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
I due responsabili hanno anche confermato il loro appoggio alla MINURSO.
Questa settimana anche Estonia, Moldavia, Croazia, Ungheria e Spagna hanno ribadito il loro sostegno al piano di autonomia del Marocco per il Sahara. Il numero di sostegno internazionale al Marocco supera 120 paesi.
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