Sassari, primo congresso di Europa Verde Sardegna con i due neoeletti co-portavoce Piu e Citroni

Ambiente, transizione energetica, trasporti, infrastrutture, politiche della casa, sanità, politiche carcerarie. Sono questi i principali punti programmatici toccati in una mattinata di interventi che ha posto al centro i giovani e il futuro. Per Europa Verde Sardegna è stato soprattutto il momento dei neoeletti co-portavoce regionali Antonio Piu e Francesca Citroni, che al fianco del co-portavoce nazionale Angelo Bonelli, hanno esposto i contenuti di una mozione che guiderà i propositi e le attività del partito per i prossimi quattro anni. A impreziosire il dibattito sono intervenuti anche la presidente della Regione Alessandra Todde, il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia e il segretario del PD, Piero Comandini.
Nella Sala Piazza Italia del Pegasus Hotel una folta platea ha ascoltato con attenzione fino alla tarda mattinata le argomentazioni concentrate sul tema “È una terra per giovani?”. E in particolare ai giovani si è rivolto Antonio Piu, definendoli una categoria troppo spesso trascurata, se non abbandonata dalla classe politica, in una società dove ormai va a votare anche meno del cinquanta per cento degli aventi diritto. Giovani che fuggono dalle
zone interne in una diaspora che sembra irreversibile.
«Chiedere ai giovani di restare significa offrire una prospettiva: una casa, un lavoro dignitoso, una scuola che parli il linguaggio del presente, un’economia capace di accogliere l’innovazione, la coope razione e la sostenibilità – ha affermato Piu –. La politica non è più riuscita ad essere attrattiva per le persone ma soprattutto per loro. In questi anni abbiamo fatto un lavoro capillare nei territori, andando non a chiedere tessere
ma ad ascoltare i problemi che attanagliano la nostra isola. E ci siamo convinti che sia più che mai necessario formare la nuova classe dirigente e avere rappresentanti preparati nelle istituzioni, che conoscano le esigenze della popolazione e della società attraverso percorsi d’ascolto che partano dal basso. Un partito in crescita come il nostro ha bisogno di una classe dirigente matura – ha aggiunto – capace di raccogliere le sfide
che il nostro tempo ci impone. Una classe dirigente che sappia radicarsi nel territorio, che diventi punto di riferimento per i cittadini. Oggi siamo la terza forza del campo progressista, con una responsabilità nuova e crescente: dobbiamo rafforzare questo spazio, ampliarlo, renderlo casa per chi cerca un’alternativa coerente, radicale e concreta. Il percorso in alleanza con Sinistra Italiana dentro Alleanza Verdi e Sinistra
si è rivelato un’intuizione politica felice, costruendo radicamento, credibilità e consenso».
Francesca Citroni ha focalizzato il suo intervento su equità sociale ed equità di genere, facendo leva sulla sua esperienza di amministratrice locale in qualità di vicesindaca del comune di Santu Lussurgiu: «La difficoltà di amministrare un piccolo comune da donna equivale alla difficoltà di amministrare una grande realtà – ha spiegato –. Dobbiamo concentrarci sulle opportunità che possono offrire le piccole comunità, p er ridare speranze e futuro ai giovani».
Sono sette punti inseriti all’interno della mozione che, è stato detto, «è nata dall’urgenza di invertire le tendenze che stanno svuotando le comunità sarde, marginalizzando intere generazioni, riducendo l’isola a una terra di passaggio. Ma è nata anche dalla speranza che un’altra direzione sia possibile».
Tra gli obiettivi compare la lotta all’abbandono precoce degli studi, la ricerca di un lavoro giusto e una transizione ecologica non slegata dal concetto di equità sociale. Quindi scuola, cultura e comunità per non fuggire oltremare e nondimeno un’attenzione a mobilità, digitale, accessibilità e infrastrutture. Quindi tra i punti figurano la salute e il benessere intesi come un diritto, non un privilegio, la giustizia ambientale e il protagonismo ecologico giovanile, per un’isola protagonista di un cambiamento che possa portare verso un’Europa Verde e pacifica.
Angelo Bonelli ha evidenziato come dal 2022 e il 2023 in Italia centomila giovani abbiano lasciato la loro terra per andare a lavorare all’estero: «Laureati, ricercatori, un fatto e un danno incredibile anche per la regione Sardegna, dove c’è una quota rilevante di giovani che hanno abbandonato le loro case – ha ribadito il co-portavoce nazionale –. Noi come Europa Verde vogliamo riportarli a casa, per fare in modo che diano il contributo al rilancio economico di questa importante regione. E questo lo possiamo fare investendo nelle
nuove tecnologie, nell’innovazione, nella transizione ecologica, abbassando il costo dell’energia per riportare le imprese a produrre con nuove tecnologie e dare nuovi posti di lavoro».
Nel suo intervento, la presidente Alessandra Todde ha definito Europa Verde Sardegna una forza politica molto importante e centrale per la maggioranza: «Oggi è importante ribadire l’unità della nostra coalizione – ha affermato –, e questo congresso contribuirà anche a un cambio di passo sostanziale nei prossimi mesi». Da oggi i due co-portavoce inizieranno un percorso territoriale per dare il via alle frasi congressuali provinciali che avverranno entro fine anno.