Allarme in Sardegna. Il virus del Nilo ha il focolaio in provincia di Oristano. A giorni le disinfestazioni
E’ ufficiale, la Sardegna è diventata una zona a rischio, la provincia di Oristano, nonostante pochi lo dicano, ha un focolaio attivo di Febbre del Nilo occidentale, e, 2 sono le morti certe mentre un altro paziente è attualmente in prognosi riservata. Finalmente il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ha firmato l’ordinanza che dà il via alle bonifiche in tutta l’isola contro il virus della febbre del Nilo. L’ordinanza oltre alle regolo d’obbligo per la disinfestazione prevede anche alcuni suggerimenti e obblighi per il cittadino.Intanto è finalmente noto che la zanzara sia solo un vettore di trasmissione, dunque la Regione sta pensando di vaccinare tutti i cavalli.
La Regione Sardegna sta anche valutando, assieme al ministero della Sanità, l’eventualità di sottoporre i cavalli dell’isola a vaccinazione obbligatoria, come misura per arginare la diffusione della Febbre del Nilo, virus trasmesso tramite una zanzare vettore.
Lunedì è prevista una conferenza di servizi alla quale parteciperanno rappresentanti degli assessorati regionali della Sanità e dell’Ambiente, dei Comuni aderenti all’Anci e delle Province con l’Upi, nell’incontro si stabilirà il piano di bonifica del territorio.
Ecco i sintomi della patologia: febbre moderata, malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, dolori muscolari, tosse,eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia, difficoltà a respirare. In meno del 15% dei casi, negli anziani e nei soggetti più deboli, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite.
Forme più gravi della malattia, che richiedono trattamento specialistico, sono caratterizzate da una sintomatologia di maggiore intensità: febbre elevata, mal di testa severo, debolezza e paralisi flaccida, sintomi gastrointestinali, disorientamento, tremori, convulsioni, coma, eruzione sul tronco, collo, braccia o gambe, atassia (progressiva perdita della coordinazione muscolare).
In linea generale la malattia ha decorso benigno tuttavia, in meno del 15% dei casi, può degenerare in meningite o encefalite, specie nei soggetti anziani od immunocompromessi.
Il periodo di incubazione per la febbre del Nilo occidentale varia da 3 a 5 giorni circa ed altrettanto corta è la durata dei sintomi nella maggioranza dei casi non complicati.
L’infezione lascia un’immunità permanente.
vi ricordiamo che il virus viene trasmesso attraverso la puntura di zanzare, quindi maggiori sono i casi d’infezione e la quantità di zanzare nell’ambiente e maggiore sarà la probabilità di contrarre la malattia;
Il più efficace mezzo di prevenzione è l’utilizzo di rimedi repellenti contro gli insetti, in modo da prevenire un eventuale puntura da parte della zanzara portatrice del virus. Si raccomanda inoltre di evitare in zone a rischio il contatto con animali deceduti e di prevenire la proliferazione delle zanzare limitando le superfici umide.