Sassari Due autobotti contro le restrizioni idriche
La giunta comunale delibera l’intervento da adottare in caso di emergenze.
SASSARI 25 giugno 2014 – Quando le analisi delle acque di rete che servono la città evidenzieranno scostamenti dai parametri di legge, e sarà necessario intervenire con restrizioni idriche, saranno messe a disposizione della cittadinanza almeno due autobotti.
È quanto ha deliberato questo pomeriggio la giunta comunale di Sassari stabilendo che, «fino alla revoca dell’ordinanza restrittiva, verranno messe a disposizione, nei limiti della disponibilità finanziaria di 10.000 euro, almeno due autocisterne di acqua potabile, da dislocare nelle zone della città interessate dall’emergenza idrica, dalle quali i cittadini potranno rifornire i propri contenitori». Inoltre l’amministrazione ha previsto che «i settori competenti si attiveranno per realizzare le misure di supporto alla cittadinanza interessata dall’emergenza idrica, nei limiti delle disponibilità di bilancio, tenendo conto che gli importi sopra individuati sono dimensionati su di una ipotetica emergenza standard di 10 giorni e che potranno essere rimodulati proporzionalmente alla durata dell’emergenza idrica, oltre che delle disponibilità di bilancio».
«Dopo il vertice dei giorni scorsi con Abbanoa e Asl, focalizzato sulle problematiche che stanno interessando la città in questi giorni, la delibera di oggi – afferma il sindaco Nicola Sanna – è il risultato di un’intesa fatta con il gestore per andare incontro alle esigenze della cittadinanza e predisporre un servizio di autobotti per la distribuzione dell’acqua. E’ necessario infatti – prosegue il primo cittadino – formalizzare un protocollo di intervento per gestire le emergenze che, considerate le difficoltà delle rete, purtroppo potranno ripetersi, quindi consentire ai cittadini l’approvvigionamento dell’acqua potabile.
Il gestore dell’acqua – fa sapere il sindaco – ha dato quindi la disponibilità ad alleviare i disagi dei sassaresi in questa maniera, piuttosto che pensare a forme di rimborso che poi, quantificate, risulterebbero essere esigue, se non ridicole, rispetto alla difficoltà vissuta dall’utente. I costi delle autocisterne che noi attiveremo con la nostra protezione civile – conclude Nicola Sanna – saranno sì messi a bilancio nostro ma poi ripianati dal gestore del servizio».
Il servizio è già operativo da oggi, secondo un preciso calendario che vedrà le autocisterne stazionare in luoghi prestabiliti. A questo si aggiunge un punto di distribuzione in via Bachelet, con tre rubinetti.