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Ugo Foscolo rappresentate del neoclassicismo italiano Ipotesi prima prova maturità

Ugo Foscolo è un illustre rappresentate del neoclassicismo italiano. Letterato e politico è stato fortemente influenzato dai valori della rivoluzione francese e si è battuto attivamente per la libertà dell’Italia.

Ugo Foscolo, la biografia

Ugo Foscolo nasce nell’Isola greca di Zacinto, oggi Zante, il 6 febbraio del 1778. Il padre è un medico italiano e la madre è greca. Alla morte del genitore, la madre si trasferisce con i figli a Venezia alla ricerca di migliori opportunità di vita. Il giovane Ugo, il cui vero nome era Niccolò, a Venezia entra subito in contatto con letterati e politici avvicinandosi agli ideali della rivoluzione francese.

A Venezia frequenta il salotto della contessa Isabella Teotochi che diventa la sua amante e dove conosce Ippolito Pindemonte. A causa delle posizioni politiche improntate ai valori di libertà francesi Ugo Foscolo si reca sui Colli Euganei e poi a Bologna dove pubblica “A Bonaparte liberatore”, un’ode sulle virtù dell’imperatore.

Il poeta rientra per un breve periodo a Venezia che lascia nel 1797 in seguito al trattato di Campoformio, col quale Napoleone dona all’Austria la Repubblica veneta. Nel capoluogo lombardo conosce Vincenzo Monti e Giuseppe Parini e prende parte a numerose battaglie, come a Genova. Si arruola nell’esercito italiano col quale raggiunge la Francia.

Ugo Foscolo la vita personale

Nonostante l’impegno civile e militare Ugo Foscolo intreccia dei legami sentimentali importanti con Isabella Roncioni, Antonietta Fagnani Arese, Quirina Mocenni Magiotti e Fanny Emerytt con la quale ebbe la figlia Floriana.

Per breve tempo insegna all’Università di Pavia ma la cattedra viene presto soppressa. Ugo Foscolo raggiunge Firenze dove viene accolto nel salotto della Contessa d’Albany Luisa Stolberg.

Dopo aver conosciuto lo scultore Antonio Canova,impegnato nella realizzazione del gruppo delle Grazie, si dedica alla composizione de “Le Grazie”, mai terminata.

La sconfitta di Waterloo nel 1815 lo induce a lasciare l’Italia per la Svizzera che abbandona dopo un solo anno per il Regno Unito. Si tratti di anni molto difficili perché il poeta si ritrova quasi subito in conflitto con gli intellettuali, compresi quelli italiani. Le condizioni economiche disastrose lo obbligano a vivere in periferia aiutato dalla figlia Floriana. Ugo Foscolo muore il 10 settembre del 1827 a Londra.

Le sue spoglie nel 1871 vengono trasferiti a Firenze presso la basilica di Santa Croce.

Ugo Foscolo, opere e poetica

La produzione di Ugo Foscolo è composita ed articolata.

I “Sonetti” comprendono dodici poesie che trattano temi cari al poeta come l’amore per la patria, è il caso di “A Zacinto”, e la morte come “In morte del fratello Giovanni”. Gli argomenti trattati sono anche l’esilio e la caduta delle illusioni.

Nel 1804 pubblica “Dei Sepolcri” un carme dedicato ad Ippolito Pindemonte. Composto da 295 endecasillabi sciolti prende origine dall’editto napoleonico di Saint-Cloud che nel 1806 diviene legge anche in Italia. il regolamento prevedeva che i cadaveri potessero essere sepolti soltanto all’interno dei cimiteri. Il poeta non accettava in toto l’imposizione che tra le altre cose aboliva qualsiasi differenza di ceto rendendo i morti tutti uguali.

“Le ultime lettere di Jacopo Ortis” è il romanzo in forma epistolare che esprime tutti i tormenti dell’animo del giovane protagonista che, in buona parte, coincide con l’autore. Si tratta delle lettere inviate da Jacopo Ortis a Lorenzo Alderani. Ispirato al romanzo di Goethe “ I dolori del giovane Werther” è probabile che il poeta abbia preso spunto da un avvenimento reale: il suicidio di uno studente.

L’opera è contaminata da uno spirito romantico che fa preferire la morte alla sconfitta. Allo stesso modo Ugo Foscolo pur di non piegarsi alla fine dei suoi sogni di libertà ha scelto l’esilio.

La poetica è fortemente classicista, con continui rimandi alla tradizione greca e mitologica. Trattandosi di un autore che ha vissuto in un’epoca di transizione si riscontrano temi cari al romanticismo, come l’amore, la delusione e la nostalgia.

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