La festa del papà si celebra il 19 marzo. Per l’occasione si preparano moltissimi dolci come le zeppole farcite con crema pasticcera.
Festa del papà
Le origini della festa dei papà risale ai primi decenni del XX secolo. A volere una giornata dedicata a tutti i padri è Sonora Smart Dodd. Siamo negli Usa e Sonora desidera celebrare i papà ed in particolare il suo, veterano della guerra di successione. La prima celebrazione risale al 1910 e si svolge a Spokane, nello stato di Washington. Col passare degli anni la ricorrenza si diffonde nel resto degli Usa divenendo festa ufficiale per volontà del presidente L. B. Jhonson, nel 1966. L’evento poi approda anche in Europa.
In Italia si decide di festeggiare il 19 marzo, giorno in cui si ricorda san Giuseppe, patrono della Chiesa a partire dal 1870, per volontà di Pio IX.
Festa del papà, le tradizioni italiane
In Italia, per il 19 marzo si cucinano deliziose pietanze e molti dolcetti. Le zeppole di san Giuseppe sono, certamente, i dolci più conosciuti. Si tratta di morbide frittelle farcite con crema pasticcera ed amarene. Le zeppole si preparano, soprattutto, in Campania.
Fritti anche i bignè di san Giuseppe, farciti con crema pasticcera e poi cosparsi di zucchero a velo. Sono dolcetti tipici romani e, più in generale, del Lazio e di molte altre regioni limitrofe.
Invece, in Emilia Romagna si gustano le raviole. Le raviole, a forma di mezzaluna, sono bocconcini di pasta dolce farcita con mostarda. E’ un dolce povero e contadino che in passato segnava l’arrivo della primavera.
Un’altra consuetudine di questa festa sono i falò. La notte fra il 18 ed il 19 marzo si accendono grandi cataste di legna. Accanto ai fuochi si chiacchiera, si mangia e si pensa al futuro. I falò sono beneauguranti e sanciscono la fine dell’inverno. Inoltre, le fiamme hanno lo scopo di purificare i terreni così che la nuova stagione sia proficua.
