Ad Arnasco premiati i poeti del concorso “Angelo Gastaldi”
Bolia e la Zacchi vincitori assoluti
Arnasco. Si è svolta ieri la premiazione della prima edizione del premio di poesia in dialetto ed italiano intitolato ad Angelo Gastaldi. Ad organizzare l’evento è stato il comitato OlividiVersi: “Abbiamo pensato- ha spiegato il portavoce Luciano Gallizia, che è anche il presidente della Cooperativa Olivicola di Arnasco– di accogliere la proposta degli Amici di Castellermo e deciso di collaborare alla realizzazione di questo premio che vuole ricordare il nostro amico Angelo Gastaldi, poeta ed artista che tanto ha amato Arnasco e molto ha fatto per il nostro paese”. A presiedere la giuria del concorso è stato il noto libraio ed editore Gerry Delfino. L’evento ha avuto il patrocinio dei Comuni di Arnasco, Onzo e Vendone presenti all’evento e rappresentati dai rispettivi sindaci: Matteo Mirone, Sandro Piccardo e Sabrina Losno. La premiazione del concorso di poesia si è svolta nello stupendo Oratorio di San Bartolomeo ad Arnasco, frazione Villachiesa, in via Stefano Viaggio. Questi i nomi dei premiati: Carlo Maglitto (Menzione speciale Premio Castellermo), Alunni della Scuola Primo Levi Valle Scrivia (Menzione d’onore), Maria Grazia Doglio (Primo premio Lingua Italiana), Piera Alba Merlo ( Primo premio Lingua Italiana), Maria Pia Zacchi (Primo assoluto Lingua Italiana) e Vincenzo Bolia (Primo premio assoluto in Dialetto Ligure). Ognuno di loro ha anche letto il proprio componimenti poetico. Presenti la famiglia dei Angelo Gastaldi, il presidente della Giuria Gerry Delfino, con i giurati, molti dei concorrenti giunti da tutta la Liguria ed un folto pubblico di appassionati. Parole di elogio per i premiati e per Dante Gallizia il giovane che ha avuto l’idea di dare vita a questo premio di poesia. Ha partecipato all’evento anche il noto attore e regista Pino Petruzzelli che ha anche recitato un brano poetico dedicato all’ulivo. E’ seguito un rinfresco nello storico terrazzo del Museo dell’Olivo e della Civiltà Contadina di Arnasco. “Ringrazio tutti – ha detto Gallizia- per la partecipazione numerosa e per l’impegno di coloro che hanno contribuito alla organizzazione, che hanno inviato i testi poetici e sono giunti fino ad Arnasco da tutta la Liguria per la premiazione. Grazie alla famiglia Gastaldi, all’attore e scrittore Pino Petruzzelli che ha voluto essere presente a questo evento che speriamo diventi in futuro un appuntamento imperdibile per i poeti liguri. Lo stesso Gallizia, la figlia Luciana Gastaldi, Dante Gallizia ed il poeta Vincenzo Bolia hannotratteggiato con i loro interventi la figuradel poeta Angelo Gastaldi, mancato nel 2019. Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, un passato da assicuratore, pilastro fondamentale dell’Accademia Musico-Vocale Ingauna “Egidio Marcelli”, della Pubblica Assistenza “Croce Bianca” di Albenga e di tante altre benemerite associazioni, la sua vita e quella della sua famiglia venne funestata da una tragedia: il figlio Andrea di soli 26 anni, nel 1992, venne a mancare in un tragico incidente aereo su di un velivolo militare insieme ad un altro pilota nel corso di una esercitazione nello spazio aereo sul Garda, vicino a Sirmione. I due piloti si comportarono da eroi: avrebbero potuto salvarsi lanciandosi con i paracadute, ma l’aereo stava sorvolando un centro abitato e cercarono di portare il velivolo in una zona nella quale un incidente aereo non potesse causare vittime civili. Gastaldi dopo essere andato in pensione andò ad abitare ad Arnasco dove trovò l’ambiente ideale per continuare a coltivare le sue due grandi passioni: la poesia, il disegno e la scrittura. Autore di numerosi ed importanti pubblicazioni sul dialetto, realizzò anche diversi Murales che abbelliscono il paese nel bellissimo Museo d’arte Contemporanea a cielo aperto. “ Ha anche contribuito – hq detto in conclusione Luciano Gallizia- con passione all’ allestimento del Museo dell’Olio e della civiltà dell’Olivo. Amante profondamente della Liguria ed in particolare dell’entroterra ingauno è stato un uomo di grande valore culturale che cercava di mantenere viva la tradizione di Albenga e del suo entroterra”.
Claudio Almanzi