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Ekadasi, l’undicesimo giorno di Luna

Ekadasi, l'undicesimo giorno di LunaEkadasi è un giorno dal significato profondamente spirituale.

Nel calendario vedico, che è un calendario lunare, a differenza del nostro, gregoriano, che è solare, Ekadasi indica l’undicesimo giorno dopo la luna piena e l’undicesimo dopo la luna nuova. In un anno ci sono 24 Ekadasi, più due in Adhika Masa (mese aggiuntivo per la sincronizzazione del calendario luno-solare), infatti ogni mese vedico contiene due Ekadasis: in tutto l’anno avremo così 24 date di Ekadasi.

La parola Ekadasi proviene dal sanscrito dove eka ha il significato di uno, dasam di dieci. Ekadasi è un giorno propizio, dedicato particolarmente a Vishnu, una delle tre grandi divinità dell’induismo, e consacrato all’adorazione, alla meditazione ed al digiuno.

Dal punto di vista storico o religioso, questo giorno è conosciuto come il “Giorno della Hari.”

Ekadasi nasce quando Sri Visnu, decide di punire l’ incarnazione del peccato: Papa-purusa.

Papa-purusa aveva il corpo nero e gli occhi gialli; la sua forma era orribile e sconcertante: le sue parti del corpo non erano altro che tutte le attività peccaminose dell’uomo.  Sri Visnu sentiva che la personalità di Papa-purusa doveva essere assolutamente controllata e perciò si reò a far visita a  Yamaraja, il semidio dell’aldilà e qui ebbe modo di ascoltare il pianto, il dolore e la sofferenza di tutti gli abitanti della Terra. C’erano infatti nei pianeti infernali tanti uomini che pagavano il loro cattivo karma. A questo spettacolo, Sri Visnu provò un grande sentimento di pietà per le anime sofferenti e decise diEkadasi, l'undicesimo giorno di Luna personificare l’undicesimo giorno del calendario lunare, in Sri Ekadasi, che avrebbe protetto gli esseri viventi.

Da quel giorno,  gli abitanti della Terra che portano rispetto per Sri Ekadasi otterranno il permesso di arrivare a  Vaikuntha, la santa dimora del Signore Vishnu. Tutto questo però minacciava l’esistenza di Papa-purusa e il Signore Visnu nella sua pietà gli concesse di risiedere, nel giorno di Ekadasi, nei cereali e nei legumi, dove Ekadasi non poteva toccarlo. Proprio per questo mangiare cereali e legumi nel giorno di Ekadasi vuol dire assorbire una notevole di reazioni nefaste, addirittura Papa-purusa stesso.

Ecco spiegato perchè il giorno di Ekadasi è giorno di rinuncia a tale alimentazione o di digiuno completo. Nella tradizione vedica esistono poi Ekadasis di maggior importanza: Krsnastami o Gaura Purnima e Pandava Nirjala Ekadasi, noto anche come Bhima Ekadasi, per citarne alcune.

Il digiuno di Ekadasi può essere parziale, e cioè con la sola astensione dai cereali, o totale. Nel primo caso è’ consigliato eliminare preferire frutta e verdura, succhi, tisane, yogurt e latte.

Quando il il giorno Ekadasi è stato completato, si deve rompere il digiuno il giorno seguente chiamato Dvadasi (dodicesimo giorno dopo la luna nuova o piena ). E’ importante sapere che il digiuno deve essere rotto con un intervallo di tempo ben preciso, al che ci si deve nutrire con sostanze leggere e liquide.

Ekadasi non è solo digiuno, ma anche data importante per dedicarsi alla meditazione e ad attività spirituali.

Ekadasi, l'undicesimo giorno di LunaIl numero undici rappresenta la somma dei cinque sensi, dei cinque organi di azione (mani, piedi, bocca, organi della riproduzione e organi di escrezione), più la mente. Poiché la mente controlla i sensi e gli organi di azione, essa è di fondamentale importanza per gli esercizi intrapresi nel giorno di Ekadashi.

Si ritiene che l’elevata presenza di acqua nel corpo stimoli in particolare i sensi e la sensibilità, che diventano più ricettivi. Ricordiamo infatti che la luna è il pianeta governatore della mente e le persone dalla mente instabile tendono, il più delle volte, ad avere dei picchi di squilibrio in corrispondenza delle fasi di picco lunari. In particolare, la luna influenza gli spostamenti della mente fra i Chakra, i centri di energia vitale presenti nel nostro corpo. Poiché questi Chakra sono la dimora naturale della mente, la mente ha più facilità a concentrarsi e raccogliersi in sé stessa perché si sente a casa propria

Chi decide di fare Ekadasi non avrà solo benefici spirituali ma anche fisici. Sia la medicina naturale che quella ayurvedica infatti raccomandano il digiuno per mantenere e migliorare la salute. Il digiuno e dunque Ekadasi è una delle migliori medicine preventive, poiché con il riposo del sistema digerente si possono espellere e neutralizzare le tossine accumulatesi con i processi metabolici cellulari.

 

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