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Nuovo nemico della Sardegna.Identificato grosso esemplare di calabrone nocivo per uomo e api

Nuovo nemico della Sardegna.Identificato grosso esemplare di calabrone nocivo per uomo e apiNuovamente per Sardegna l’allarme viene dalla natura. L’Isola reduce dalla zanzara killer, subisce ora l’attacco, sia per gli uomini e che per le api, dai comunissimi calabroni. Per gli apicoltori e i servizi veterinari, la sua comparsa rappresenta un nuovo nemico di cui tener conto nel caso di improvvisa moria delle api.

Ad accertalo è l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna che ha avuto la conferma scientifica della  presenza della Vespa Crabro Linnaeus, comunemente nota come calabrone, dopo un ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi in Gallura.
“Il calabrone è un nemico naturale delle api domestiche perché può attaccare gli alveari e uccidere un gran numero di operaie. Ma ci sono pericoli anche per l’uomo, perché si tratta di una specie abbastanza aggressiva.” Così ha dichiarato il direttore generale dell’Izs, Antonello Usai. “La sua puntura, infatti, inocula un veleno che può scatenare reazioni allergiche nelle persone ipersensibili e shock anafilattico nei casi più gravi. Perciò la raccomandazione è quella semplice ma efficace di non stuzzicare i favi dove nidificano i calabroni, perché le conseguenze potrebbero essere molto spiacevoli”.

Il calabrone è un imenottero e con questo termine  vengono spesso erroneamente identificati l’ape legnaiuola e il bombo terrestre. Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche attività parzialmente notturna e lo si può trovare attivo anche in autunno inoltrato. Il sesso femminile è dotato di pungiglione, le cui punture sono molto fastidiose, talvolta mortali, per l’essere umano.

I calabroni vivono in nidi esternamente a forma di sfera, costruiti con legno impastato alla loro saliva. Le colonie sono costituite da circa 30-40 esemplari. Il calabrone, uno dei Vespidi più caratteristici delle nostre regioni, è riconoscibile per le grosse dimensioni e per la tinta rossiccia della parte anteriore del corpo; gli occhi sono molto grandi e con una particolare forma a “c”; alcune macchie rosse ornano la testa, mentre il resto del corpo è nero, giallo e rosso.

Nei confronti dell’uomo è tendenzialmente indifferente (a differenza della vespa comune, per esempio, che spinta da curiosità può ronzare intorno, aumentando di fatto le possibilità di puntura); tuttavia, se si può sostare vicino un albero da frutta in presenza di calabroni con una certa tranquillità, questi insetti possono diventare molto aggressivi se provocati o in vicinanza del nido.

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