Economia

CGIL Emilia Romagna terremoto: liberatorie per lavorare in aziende senza certificazione. E’ schock!

CGIL Emilia Romagna terremoto: liberatorie per lavorare in aziende senza certificazione. E' schock!Denuncia shock della CGIL, “Alcune aziende che non hanno la certificazione per la ripresa produttiva fanno firmare liberatorie individuali ai lavoratori e li fanno lavorare”.

Lo dichiara Antonio Mattioli della Cgil Emilia Romagna, riferendosi ad alcune imprese colpite dal sisma in Emilia. “Al peggio non c’e’ mai fine” commenta il sindacalista, parlando di “dramma nel dramma”.


In una nota resa pubblica dalle più grandi agenzie di stampa si leggono le parole di Mattioli: “Stiamo ricevendo segnalazioni su alcune aziende che cercano di baipassare l’ordinanza del dipartimento della protezione civile, facendo firmare ai lavoratori liberatorie individuali sulla responsabilita’ civile e penale nel caso di danni provocati dal terremoto”  “non ci sono aggettivi per giudicare un atteggiamento del genere se non quelli della irresponsabilita’ e dell’indecenza”.

“Di fronte a queste liberatorie agiremo segnalandole alla Procura della Repubblica e ribadendo che la vita dei lavoratori non puo’ essere giocata per una questione di mercato”.

“In questo terremoto ci sono stati 18 morti sul lavoro ed il sisma ha evidenziato una criticita’ dell’edilizia industriale che dovra’ essere affrontata urgentemente con un piano generale e risolutivo per evitare nuovi disastri e per garantire la sicurezza per le persone” coninua l’esponente Cgil concludendo che “in molti casi si e’ risparmiato nel costruire gli immobili” “quello che e’ successo il 20 e 29 Maggio a Ferrara e Modena non puo’ e non deve ripetersi”.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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