Caccia: Prima giornata strage di cacciatori
Milano (17 settembre 2012) – Sei cacciatori feriti, uno morto, questo il bilancio di una strage annunciata della del primo giorno di caccia, dove a soccombere non sono stati solamente migliaia di inermi animali ammazzati a fucilate ma anche gli stessi cacciatori che come ogni anno imbracciano il fucile pensando di trasformarsi in Rambo della doppietta. Veneto,Toscana, Marche ed Emilia Romagna le regioni in cui i cacciatori sono rimasti vittime dei loro fucili.
Nelle Marche ad essere ferito è stato un venticinquenne della provincia di Pesaro, Due feriti in Toscana, uno dei due è caduto da un altana e ci sono voluti i volontari armati di funi e santa pazienza per recuperarlo, mentre il secondo è rimasto ferito ad una gamba da un colpo di fucile partito da un compagno di caccia, vicenda questa su cui indagano i carabinieri. Sempre un toscano vittima di una fucilata che lo ha preso di striscio mentre stava cacciando a Gualtieri in provincia di Reggio Emilia. L’uomo se l’è cavata con poco.
Le situazioni più gravi sono avvenute in Veneto e per la precisione in provincia di Treviso dove un uomo è morto colto da infarto mentre stava imbracciando la doppietta, un altro è rimasto ferito leggermente. Il fatto più grave ed assurdo allo stesso tempo è accaduto infine a Motta di Livenza dove un cacciatore si è recato in compagnia dei due figli poco più che ventenni a caccia. Qui l’uomo originario di Codognè dopo aver “avvistato” una lepre ha preso la mira ed ha sparato, peccato che anzichè colpire la lepre ha sparato una fucilata dritta in faccia al figlio di 24 anni che ora lotta per salvare il suo occhio colpito dalla gragnola di pallini sparati dal padre. “Quest’anno ogni fine settimana daremo il bollettino di guerra degli incidenti di caccia- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- che la gente sappia, e sappia anche che questi signori che si sparano tra di loro e scambiano le lepri con i figli quando vanno a curarsi al pronto soccorso vengono soccorsi a spese nostre, i cacciatori si facciano un’assicurazione e si paghino le spese mediche, ne abbiamo gia troppe di spese inutili mancano queste per curare questi incoscenti della domenica che anzichè fare l’amore vanno a giocare alla guerra mandando i loro stessi amici all’ospedale.”
Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente
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