Italia
Stefano Cucchi: morto per malnutrizione?
Stefano Cucchi, sembra sia morto ufficialmente per carenza di cibo e liquidi. Questo sembra sia scritto nella perizia depositata oggi, dei periti incaricati dalla III Corte d’assise di Roma di accertare le cause della morte del geometra, morto nel reparto detenuti dell’ospedale Pertini una settimana dopo il suo arresto. Al processo sono imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria.
La perizia redatta che come è noto è stata redatta dall’Istituto Labanof di Milano è stata depositata una settimana prima della prossima udienza. Secondo quanto riportato da TGCom nel report dell’anestesia si legge: “In definitivae – la causa della morte, per univoco convergere e dei dati anamnestico-clinici e delle risultanze anatomopatologiche, va identificata in una sindrome da inanizione” tale sindrome “sostenuta da mancanza (o grande carenza) di alimenti e liquidi”.
Probabilmente il quadro traumatico osservato invece “si accorda sia con un’aggressione, sia con una caduta accidentale, né vi sono elementi che facciano propendere per l’una piuttosto che per l’altra dinamica lesiva”.
Forse poi sarebbero stati addirittura i medici a decretarne il decesso infatti pare sia scritto nel rapporto che “I medici del reparto di medicina protetta del nosocomio, non trattando il paziente in maniera adeguata, ne hanno determinato il decesso”. I dottori infatti non informarono Cucchi correttamente sul suo stato di salute e sulla prognosi inevitabilmente infausta nel caso egli avesse persistito nel rifiutare cibi e liquidi”.
Probabilmente Stefano Cucchi doveva “essere trasferito in terapia intensiva”. Si legge sempre nella perizia. ”Un trasferimento e un trattamento immediato avrebbero probabilmente consentito di recuperare ancora il paziente E’ intuibile che se il trasferimento del paziente fosse stato rimandato le sue possibilità di sopravvivenza si sarebbero proporzionalmente e progressivamente ridotte, fino a raggiungere livelli molto bassi in data 20 ottobre e ad annullarsi in data 21 ottobre”. ”L’allarme rosso era in atto con gli esami del 19 ottobre 2009 e da questo momento il Cucchi per avere un trattamento appropriato, doveva essere trasferito in una struttura di terapia intensiva”.