Sclerosi Multipla: la CCSVI esiste (dr. Isac Flaishman)
Mentre continuano le reazioni degli esperti vascolari dopo al presentazione sabato scorso a Milano dei risultati dello studio CoSMo durante un convegno dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), interviene con un proprio commento anche il dr. Isac Flaishman, chirurgo vascolare di Roma.
Ecco il suo pensiero:
“Sono 25 anni che faccio il medico, 28 che frequento reparti di chirurgia vascolare e diagnostica vascolare invasiva e non invasiva. Di solito, di fronte a novità in campo medico c’è sempre sospetto, invidia, curiosità ed entusiasmo. Sono emozioni diverse ma ci sono di solito tutte, in parte da chi pensa di scoprire qualcosa che secondo lui ha un valore per aiutare gli altri, in parte da chi si fa prendere troppo da quello che crede di scoprire, in parte da chi ha paura di non essere in grado di adeguarsi alle novità e in parte da chi ha altri interessi non legati sempre direttamente allo scopo per cui abbiamo studiato, il malato.
Comunque ci sono sempre pareri contrastanti (ricordo per esempio le critiche e le cose che dicevano delle tecniche endovascolari, come le hanno massacrate dicendo che non potevano avere futuro, oggi nei congressi di chirurgia vascolare si parla quasi solo di queste tecniche), è sano e importante avere pareri contrastanti, dubbi e discussioni per avere risultati migliori, certezze e dati scientifici sicuri.
Ma come si vede, sulla CCSVI questo non è possibile, sembra che ci sia una battaglia fino all’ultimo sangue per affossare un concetto ancora prima che nasca. Io non dico che per forza avrà ragione Zamboni e quelli come me che ci credono in questo ma per dio almeno non attaccate tutti prima che ci siano veramente evidenze pro o contro. Non credo che ci siano molti argomenti in medicina dove le novità hanno suscitato una reazione così violenta e poco professionale.
Dopo 25 anni sono rimasto veramente senza parole, non ho idea da dove cominciare quando qualcuno mi fa le ormai note domande sulla CCSVI, esiste? ha un ruolo nella SM? etc etc. Non so da dove cominciare non perché non abbia le risposte, certo le mie risposte, ma perché ormai sembra di stare su un campo di battaglia dove ognuno spara contro tutti. I neurologi contro i radiologi e i chirurghi vascolari, e viceversa.
Tutti si scordano di una cosa importante, che tutti questi spari alla fine sono indirizzati contro i pazienti, sono loro che stanno in mezzo a questo fuoco incrociato senza nessuna difesa. Ed è per questo che di fronte al paziente che vuole risposte, non certezze, ma semplicemente risposte, uno alla fine si sente condizionato da tutti questi spari al buio. Certo, siamo tutti un pò responsabili di questo.
Ora, sono più di 20 anni che faccio ecocolordoppler, di tutti i distretti arteriosi e venosi del corpo (ne faccio più di 4000 all’anno) e sono convinto che la CCSVI esiste e che trattarla fa bene al paziente. Certo, è una mia convinzione e cerco di dare anche valore scientifico a quello che faccio. Ho sempre creduto che la migliore caratteristica di un buon medico, oltre alla sua professionalità, sia l’umiltà e l’umanità.
Credo che oggi stiamo assistendo a uno spettacolo poco decoroso dove la maggior parte degli attori ha perso, se mai avuto, queste caratteristiche. Un vero peccato.”