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Morto don Vito Rizzuto, Don Teflon, in Canada: nuovi scenari per guerra di mafia internazionale?

downloadDon Vito Rizzuto, Don Teflon, uno degli ultimi padrini nati in Italia ma….. operanti in America è morto già qualche giorno fa. La morte  che secondo alcuni esperti del crimine organizzato in Canada pare essere misteriosa fa paura anche in Italia. Che dietro la morte di Don Vito ci sia una faida? L’uomo è morto, secondo quanto è stato reso noto dalla stampa del Quebec per problemi polmonari, ma qualche giorno prima era stato ucciso in modo violento un altro uomo che pareva essere vicino al crimine organizzato.

Don Vito Rizzuto ed i suoi uomini per anni avrebbero gestito le sanguinose faide america, le liti tra clan, le gang, l’azzardo, la prostituzione e persino business nel GDO e nel pane, qualcuno sostiene persino che sia riuscito ad intessere rapporti con il Siderno Group.


Ma probabilmente la faida canadese continua e sbarca spesso in Italia, così parrebbe. L’ipotesi era stata lanciata quando a maggio scorso venivano rinvenuti due uomini morti ammazzati carbonizzati in quel di Casteldaccia. Strano fatto anche quello di Casteldaccia lì venivano trovati  i cadaveri dì  Juan Ramon Fernandez e a Fernando Pimentel. 

Juan Ramon Fernandez pare fosse uno degli uomini di Don Vito o meglio  l’ambasciatore a Toronto di don Rizzuto.

Le sentenze di morte eseguite a Casteldaccia pare siano state emesse in America, di questo ne avrebbe parlato anche   Sergio Flamia. Sergio Flamia sarebbe stato per anni il braccio destro di  Gino Di Salvo, uomo d’onore presunto di Bagheria. E’ un pentimento importante quello di Flamia anche perchè sarebbe avvenuto in una certa contemporaneità con quello di   Giovanna Galatolo, figlia del boss dell’Acquasanta. Il tutto accade poche settimane fa, tra fine ottobre e i primi di novembre.


Flamia sarebbe a conoscenza di tutti i legami tra le mafie italiane e quelle d’oltreoceano, avrebbe poi parlato di decine di omicidi successi nel palermitano , Flamia è uno che conta infatti sarebbe stato a fianco . Prima di Scaduto, arrestato nel 2008, il cui posto venne preso da Antonino Zarcone, giovane e rampante capo della famiglia di Altavilla Milicia poi di Di Salvo.  La mafia che racconta Famia è quella del business, del pizzo e di quanto altro ma Flamia racconterebbe anche dei legami tra il palermitano ed il Canada e sopratutto del dominio dei Rizzuto  e della ferocia di Raynald Desjardins.  Guerra che prevedeva anche il predominio siciliano ed infatti dall’America alla Sicilia, Cosa Nostra, traffica in droga e gli interessi sono così tanti che Ramone Fernandez cercava picciotti da assumere nel business della droga, per Flamia Fernandez era “il capo”.

I rapporti tra Cosa Nostra siciliana e americana sarebbero state oggetto di deposizione anche  del Giuseppe Salvatore Carbone che  ha fatto ritrovare i corpi dei due presunti boss d’oltreoceano e arrestare i presunti killer, i fratelli Pietro e Salvatore Scaduto.

Insomma con la morte di Don Vito la guerra di mafia riprenderà in Sicilia? Tanti sono gli scenari possibili anche se Don Vito in America ha comunque lasciato una organizzazione colpita al cuore ma ancora forte ed in grado di riorganizzarsi con una certa rapidità almeno da quel che sembra.

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"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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