Sanna: Comune di Sassari parte civile dal 2012


“Sui temi delicati della salute e della salvaguardia ambientale del territorio non giova avere toni allarmistici così come, per chi desidera assurgere alla carica di sindaco, è importante essere documentati in maniera approfondita, per di evitare di essere smentiti”. A dirlo è il candidato a sindaco del centrosinistra Nicola Sanna che risponde alla nota stampa di Cristiano Sabino candidato sindaco per Fiu, oggi pubblicata sul quotidiano locale.
“Il Comune di Sassari, infatti, – prosegue Nicola Sanna – sebbene non risulti espressamente individuato tra le parti offese, ha considerato che i reati contestati e le gravi conseguenze sull’ambiente, il territorio e la salute dei cittadini non sono circoscritte al territorio del Comune di Porto Torres, luogo in cui sono avvenuti i fatti, ma investono anche gli interessi del Comune di Sassari e della sua comunità. Pertanto a difesa degli interessi della nostra cittadinanza e della comunità territoriale, con delibera di Giunta n. 186 del 20.06.2012 si è costituito parte civile nel procedimento penale n. 2946/05 RG PM n. 445/06 RG GIP a carico dei legali rappresentanti delle società Syndial Spa, della Sasol Italia Spa, della Ineos Vinyls Italia per diversi reati relativi a scarichi di acque reflue industriali all’interno della rete fognaria del complesso industriale di Porto Torres, in violazione di limiti fissati dalla normativa e contenenti sostanze pericolose e cancerogene”.
“Il Comune di Sassari – ricorda il candidato a sindaco del centrosinistra – già in data 25 maggio 2011, nel sottoscrivere il protocollo d’intesa per la chimica verde e gli interventi di riparazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale, unitamente alla Regione Sardegna, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri dell’Ambiente, dello sviluppo economico, del lavoro, delle politiche agricole e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle imprese del territorio, ha preteso ed ottenuto, con la condivisione della stessa società Eni, l’inserimento di alcune clausole inerenti i tempi di realizzazione ed il conseguente monitoraggio delle fasi dell’intervento risanatore e delle risorse da destinare alla bonifica”.
“La responsabilità della “cappa di silenzio” – aggiunge – che è calata sulle attività, non è da ascrivere né alla precedente Giunta Comunale né, tantomeno, al sottoscritto, quanto piuttosto all’ex presidente della regione Cappellacci il quale non ha più convocato, nonostante le ripetute richieste, i diversi e purtroppo rivelatesi inutili “tavoli di coordinamento” sullo stato di attuazione del protocollo”.
Quindi Nicola Sanna conclude con un impegno: “Non appena le cittadine ed i cittadini sassaresi me lo consentiranno, in qualità di sindaco, disporrò l’immediata ripresa delle iniziative di confronto con l’amministrazione regionale, il governo e l’Eni per chiedere e pretendere l’urgente incremento delle attività di bonifica, oggi limitate alle aree che ospitano le iniziative di Matrica. Questo per conseguire una buona e duratura occupazione di tanti lavoratori, già espulsi dal processo produttivo, e di tanti altri che attendono con ansia la possibilità di un’occupazione in un ciclo produttivo agro-industriale innovativo nei prodotti e nei processi tecnologici che rifugga dalla monocoltura e monoproduzione ma assolutamente attenta alla sostenibilità ambientale e tutela della salute umana, considerato che siamo in un area che ospita il Parco nazionale dell’Asinara. In questo modo – chiude – la disponibilità di reddito che si determinerà con questo nuovo ciclo economico a favore delle nostre maestranze, potrà essere utilizzato non solo per il proprio sostentamento ma anche per il sostegno e il consumo delle produzioni e offerte artistiche, letterarie e culturali, così notevolmente presenti nella nostra bella città, e che hanno bisogno della presenza di un nuovo ciclo economico per continuare a vivere”.