Resoconto incontro candidato a sindaco per il FIU Sabino con artigiani sassaresi
Oggi 10 Maggio il candidato alla carica di Sindaco per il Fronte Indipendentista Unidu Cristiano Sabino ha incontrato alcuni rappresentati degli artigiani per un aperitivo di lavoro nella Vineria Tola in Piazza Tola.
Nel corso dell’incontro, Sabino, figlio di artigiana, ha presentato le proposte del Fronte Indipendentista Unidu per il settore dell’artigianato, punto nevralgico non solo della nostra economia, ma anche della valorizzazione della nostra cultura.
Durante il confronto gli artigiani hanno esposto tutte le loro “urgenze” segnalando in particolare la necessità di salvaguardare e promuovere i saperi artigiani attraverso una politica di defiscalizzazione (almeno comunale) e di promozione di immagine. Gli artigiani hanno denunciato drammaticamente che quasi la metà delle botteghe ha chiuso e che l’altra metà vive sul filo del rasoio.
Ecco in sintesi l’intervento di Cristiano Sabino e le sue risposte:
Parlare di artigianato per me ha una doppia valenza, insieme politica e umana. La difesa, la promozione e la tutela dell’artigianato sardo sta nelle corde di qualunque programma indipendentista, anche perché attraverso questo si tramanda una cultura spesso antichissima e depositaria di valori e memoria. Ma io sono anche figlio di una artigiana e vivo quotidianamente la via crucis di chi fa questo lavoro, esercitando una professione bellissima contro tutto e contro tutti, senza tutele e sostegni, spesso vittima di gabelle ingiuste e assurde, della burocrazia e completamente abbandonata e ignorata dalla politica.
La spietata concorrenza della plastica e dell’usa e getta, la gente sparita dal centro
città e convogliata nei grandi centri commerciali, l’impossibilità di tenere testa alle aperture festive
degli stessi, le altissime tasse sia statali che comunali e l’assoluto vuoto istituzionale in termini di
valorizzazione dell’artigianato, ha messo in grave difficoltà tutti gli artigiani sassaresi. Molti
hanno chiuso i battenti, alcuni ostinatamente resistono per difendere e tramandare il loro lavoro e la cultura.
Nel nostro programma sono presenti punti precisi per rilanciare l’artigianato sassarese ,a costo zero o prevedendo un investimento di poche migliaia di euro. L’artigianato è una priorità assoluta del nostro programma, senza gli artigiani Sassari sarà una città più brutta, più smemorata e più povera.
Il Comune deve promuovere i saperi artigiani attraverso un portale internet curato da giovani
esperti di marketing e comunicazione per inserire pienamente l’artigianato artistico e di qualità nei
percorsi turistici che collegano Sassari con tutto il Nord Sardegna. Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire un’adeguata informazione e valorizzazione del settore.
In tal modo si creeranno anche utilissimi posti di lavoro andando a pescare nel grande serbatoio di professionalità fresche altrimenti destinate all’emigrazione.
Con le “piazze dell’artigianato, del mercato contadino e dell’arte” garantiremo, mediante una liberatoria, la gratuità del suolo pubblico per alcune piazze storiche della città per artigiani, artisti, piccoli commercianti, bancarelle alimentari. Vogliamo realizzare un centro commerciale realmente naturale, che faccia concorrenza alla grande distribuzione. Ma come tutto ciò che è naturale, il suolo pubblico non si deve pagare!
Gli artigiani devono inoltre avere la possibilità di disporre di locali in comodato d’uso dove trasmettere il loro sapere ai giovani formandoli ed educandoli, e devono rientrare in possesso del Padiglione dell’Artigianato, che la Regione vuole adibire a freddo museo dell’oggetto.
La nostra amministrazione appoggerà la proposta del Fronte a livello nazionale del marchio di qualità “fatu in Sardigna”, concepito per difendere la produzione artigiana dalla concorrenza contraffatta e dalla grande distribuzione.
Nel corso del dibattito con alcuni rappresentati del settore artigiano, è sorta anche la questione “I.S.O.L.A”, un’agenzia regionale che aveva molti difetti ed è stata chiusa dalla Giunta Soru, ma che dietro di se ha lasciato il nulla. Sabino ha dichiarato in proposito che si farà portatore di una contrattazione con la Regione Sardegna per l’istituzione di un’agenzia di promozione regionale realmente aperta agli artigiani, e che si differenzi fortemente da “Sardegna Promozione” recentemente finita sui giornali per aver finanziato il reality show “Sweet Sardinia” sulla rete televisiva berlusconiana La 5, e al centro di due inchieste della Procura della Repubblica.
Fronte Indipendentista Unidu