Italia

Cutro: Sequestrato un arsenale d’ndrangheta. Fermato Antonio Taverna

Antonio TavernaI CARABINIERI arrestano UN 25enne incensurato.

Operazioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Crotone. I militari dell’Arma, alle prime luci dell’alba, sfruttando proprio patrimonio informativo, hanno effettuato una perquisizione a Cutro in località San Leonardo, dove in una abitazione estiva hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale composto da:

  • Fucile calibro 12 marca “BREDA” con matricola punzonata,;

  • Kalashnikov Ak 47 proveniente dalla ex-Jugoslavia;;

  • Fucile calibro 12 marca “BENELLI”

  • Mitragliatrice “UZI”calibro 9mm;

  • Revolver a canna corta sprovvisto di marca e matricola;

  • Pistola marca COLT calibro 40,;

  • Pistola marca Beretta Cal.9 corto,

  • Revolver marca “RUGER” Cal. 38 Special;

  • Pistola marca Beretta PX4 STORM , calibro 9×21;

  • Pistola marca Beretta modello 98 calibro 9×21,;

  • Pistola marca Glock calibro 9×21 matricola culatta;

  • pistola marca Ruger modello p90 calibro 45 acp matricola punzonata;

  • pistola marca Beretta calibro 7.65 mod.70, matricola abrasa;

  • pistola marca Beretta calibro 7.65 mod.70, matricola abrasa;

  • pistola marca F.T. matricola abrasa calibro 25 a.c.p.;

A questo si aggiungono 800 munizioni di vario calibro, circa 40 caricatori e materiale vario per la pulizia e la manutenzione delle armi che erano tutte efficienti e in perfetto stato di conservazione.

Le armi erano nascoste all’ interno della citata abitazione, in vari punti, ed erano tutte nella pronta disponibilità di TAVERNA Antonio, cl. 89, lavaggista, incensurato di S. Leonardo, che oltre ad essere in possesso delle chiavi della villetta, di proprietà di un soggetto residente all’estero e in corso di identificazione, riceveva anche SMS sul proprio cellulare, in caso di ingresso non autorizzato all’interno dell’abitazione, che era stata anche dotata di un efficiente sistema di allarme.

Le armi sequestrate, che da elementi informativi in possesso si ha ragione di ritenere essere riconducibili alle potenti cosche operanti nell’area, saranno inviate al RIS di Messina per tutte le necessarie indagini tecniche.

Il TAVERNA, invece al termine della attività è stato tradotto presso il carcere di Catanzaro, su disposizione del P.M. di turno, Dottoressa Luisiana Di Vittorio che ha assunto il coordinamento delle indagini.

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Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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