Ecco le parole che sono state sentenziate da Fedez durante la lunga intervista messa in esclusiva dal settimanale Chi che ha pubblicato nel numero in edicola mercoledì 10 giugno, e poi ha rilasciato pochissimi giorni prima che il rapper fosse coinvolto all’interno della rissa al Just Cavalli di Milano dove una ragazza è così rimasta ferita e che assume i connotati diversi se confrontati con la ricostruzione dei fatti che sono avvenuti in discoteca conclusi con una denuncia che è stata presentata dal rapper proprio nei confronti dei poliziotti che non lo avrebbero proprio per nulla tutelato adeguatamente in quanto “personaggio celebre”.
Le forze dell’ordine, sempre a loro volta, hanno così denunciato il rapper per oltraggio a pubblico ufficiale.
“Io non mi pento di nulla. Nulla di ciò che ho detto, fatto, scritto o cantato. Vorrei che i giovani capissero che anche se vivo in un mondo dorato, riesco a mantenere la schiena dritta. Non come alcuni miei colleghi che si schierano per convenienze e per farsi pubblicità.”
L’occasione dell’intervista rilascia a “Chi” che è stata la realizzazione del video Non c’è due senza trash nel quale Fedez attacca Barbara D’Urso come simbolo :”di una certa tv, di un certo tipo di giornalismo che non mi piace”.
“Barbara vuole e ha la necessità di essere sempre dalla parte del popolo ma, a mio parere lo fa in modo poco credibile. Non attacco la persona Barbara D’Urso, ma ciò che rappresenta. nel testo dico: “I poveracci muoiono di fame e non riescono a pagare le bollette a fine mese, ma nel tuo studio ci saranno 400 luci accese””