Il Re Mohammed VI e François Hollande firmano e lanciano “Appello di Tangeri” sul clima
Tangeri, 21 settembre 2015 – Il Re Mohammed VI del Marocco accompagnato dal Principe Ereditario Moulay El Hassan e dal Principe Moulay Rachid, e il Presidente dello Stato francese, François Hollande, hanno presieduto, domenica 20 settembre, nel comune Gueznaya, (Prefettura di Tangeri – Assilah), la cerimonia di lancio e della firma di “L’Appel de Tanger, per un’azione solidale e forte a favore del clima”.
Questa iniziativa traduce la determinazione dei due paesi a giungere loro sforzi affinché la comunità internazionale trovi risposte adeguate ed appropriate alla problematica del cambiamento climatico.
Alla cerimonia erano presenti membri della delegazione ufficiale francese, il Capo del governo marocchino, i presidenti delle due Camere del Parlamento, Consiglieri del Re, membri del governo, operatori economici dei due paesi e di parecchi alte personalità.
Attraverso questo appello Marocco e Francia fanno ricordare alla comunità internazionale, all’insieme degli attori e all’opinione pubblica mondiale che è urgente di lottare contro il cambiamento climatico di maniera seriosa, efficace e equa.
L’Appello di Tangeri che interviene dopo “Appello di Manila” (Filippina) e quello di Fort-de-France, costruisce una campanella d’allarme quanto all’urgenza di intraprendere una azione solidale e forte per il clima e la necessità d’agire rapidamente, bene e collettivamente per ampliare la lotta contro il deregolamento climatico.
Il Marocco e la Francia che assicureranno le due prossime presidenze, COP 21 e COP 22, interpellano ad afferrare le opportunità delle conferenze di Parigi e di Marrakech per accelerare la transizione verso una “economia mondiale verde”, conciliando le inspirazioni legittime allo sviluppo con gli imperativi di durabilità delle risorse e di riduzione dei rischi ambientali.
L’Appello di Tangeri ricordo, tuttavia, che il Marocco e la Francia sono impegnati a non risparmiare alcun sforzo per operare a favore dell’adozione durante la Conferenza di Parigi (dal fine novembre al 10 dicembre 2015), di un accordo universale, globale, duraturo, equilibrato e giuridicamente costrittivo, appoggiandosi sugli obiettivi ed i principi della Convenzione – quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e permettendo di limitare il riscaldamento climatico di due gradi Celsius e di giungere ad un’economia decarbonata. Sottolinea che la Conferenza di Marrakech 2016 costituirà una tappa importante in questo senso, aggiungendo che “questo sforzo di lungo termine passa dalla pubblicazione da tutti i paesi i contributi nazionali da qui la Conferenza di Parigi e dall’elaborazione di piani nazionali di sviluppo sobrio in carbonio e di adattamento a lungo termine”.
Il Marocco e la Francia chiamano, infine, i paesi sviluppati a precisare il sostegno finanziario che portano già e che porteranno nei prossimi anni per raggiungere l’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari per anno a contare dal 2020, di risorse pubbliche e private, in favore delle azioni di lotta contro il cambiamento climatico nei paesi in sviluppo.
La visita ufficiale di lavoro e d’amicizia di François Hollande in Marocco, nei giorni 19 e 20 settembre, su invito del Re Mohammed VI, è stata caratterizzata da colloqui ufficiali tra i due Capi di Stato che hanno presieduto numerose attività ufficiali volte a rafforzare la cooperazione bilaterale in diversi settori, specialmente la lotta contro l’estremismo, lo sviluppo economico, la preparazione della presidenza francese della COP21 e della presidenza marocchina della COP22, e lo scambio di vedute sulle principali questioni internazionali.