Italia

Sardegna: mobilitazioni nel Sulcis. 16 febbraio a Cagliari

Da una settimana il Sulcis è nuovamente in stato di agitazione, il comitato dei Disoccupati chiede il piano Sulcis e dopo il blocco del territorio del 1 di febbraio ci si prepara ad andare a Cagliari il 16.

Il Movimento Disoccupati del Sulcis, con una nota stampa comunica che:

“Chi non comprende le ragioni della mobilitazione è un irresponsabile che deve essere rimosso dalla qualsiasi posizione di rappresentanza sociale”. “La crisi economica e sociale che ormai da troppo tempo attanaglia l’intero territorio del Sulcis Iglesiente! Queste le motivazione della mobilitazione popolare!”  così sottolineano gli attivisti dei Movimenti disoccupati Del Sulcis, Ornella Melis, Davide Musu, Simone Siotto e Stefano Sotgia.

Un movimento che da come viene descritto sembra interessare tutta la popolazione, infatti in una nota pervenuta alle redazioni si legge  “Grazie al cielo siamo stati ascoltati dalle organizzazioni sindacali e dei Movimenti sociali e del lavoro autonomo” – continuano i rappresentanti dei disoccupati. “Se non ci fossero state persone umili e semplici come Fabio Enne della Cisl, Pino Camboni della Cisal, Giorgio Piras della Consal, Elio Cancedda del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, con gli amici Ivan Garau, e soprattutto l’importante collaborazione di Ivano Sais, artefice del grande movimento giovanile, “Figli della crisi”, oggi non saremo mai riusciti a far emergere la rabbia di coloro che a 40 anni ancora non hanno alcuna prospettiva di lavoro”.

Intanto il 16 febbraio il comitato prepara una manifestazione che si  svolgerà presso il palazzo regionale di viale Trento a Cagliari.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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