Raccontare il mondo per tentare di capire ciò che sempre si trasforma
Girare pagina ma osservare le forme che si scompongono e ricompongono in disegni e forme nuove come oggetti in assenza di peso. In equilibrio, teso da fili o tratti che sembra trascinarli nello spazio indefinito. Strisce di carta colorata strappate irregolarmente compongono collage aperti, come un museo della riga spezzata dove il colore gioca come uno strumento dai tasti musicali. Sagome in forma umana fissate in gestualità verosimili oppure suggeriscono movimenti insoliti nella loro forma composita. La loro struttura è formata da brandelli cartacei in cui si riconoscono provenienze disparate.
La collocazione scelta ne suggerisce letture rinnovate e inedite sui fogli che li accolgono. I collages nel mio caso sono possibilità di costruire forme a inventare con fantasia controllata. Raccontare il mondo per tentare ci capire ciò che sempre si trasforma.
28.6.2016
bruno chiarlone debenedetti