Dormire aiuta la memoria
Il riposo notturno è utile per il benessere psicofisico ma anche per essere pronti ad imparare cose nuove
Dormire è indispensabile per la salute umana perché permette di contrastare numerose patologie e poter imparare, sempre, nuove informazioni. Durante il sonno, non soltanto si recuperano preziose energie ma si consolidano le informazioni apprese durante il giorno.
Riposare adeguatamente è importante ad ogni età, anche per i più piccoli che così possono raggiungere migliori risultati scolastici.
La ricerca scientifica
Una ricerca scientifica svolta negli Usa, nel Wilconsin, dimostra che le ore di sonno sono importanti per poter, il giorno dopo, memorizzare nuovi dati. I ricercatori hanno sottolineato che durante la notte si dimentica ciò che non è ritenuto utile, liberando dello spazio utile per immagazzinare altri nuovi dati. Questo processo riguarda l’80% circa delle sinapsi perché le restanti sono deputate alla memoria a lungo termine. La ricerca, svolta su un gruppo di cavie, si è focalizzata sia su momenti di riposo che di veglia. E’ stato concluso che le sinapsi aumentano di volume durante il giorno mentre col sonno si riducono, in modo che il giorno seguente sia possibile memorizzare altre informazioni. Gli esperti hanno sottolineato che per garantirsi prestazioni ottimali è indispensabile il riposo notturno che permette di ricreare dello spazio dove immagazzinare altre informazioni.
Il ruolo del sonno
Il riposo notturno permette di essere più concentrati ed attivi ma anche di preservare l’equilibrio psicofisico. Inoltre, si rivela prezioso per regolare lo stimolo dell’appetito e ridurre il rischio di andare incontro ad obesità e sovrappeso.
Dormire a sufficienza potrebbe avere un ruolo anche nella memorizzazione delle informazioni. Secondo una scoperta della Northwestern university,dormire dopo aver appreso delle informazioni può favorire la memoria. L’indagine è stata svolta facendo sistemare delle immagini su uno schermo;ad ognuna corrispondeva un suono. Una parte dei partecipanti ha riposato brevemente e durante il sonno ha riascoltato gli stessi suoni. I partecipanti hanno affermato di non ricordarsi di aver sentito i suoni durante il riposo e sono stati in grado di ricordare esattamente la posizione delle immagini associate ai suoni sentiti durante il sonnellino. Invece, hanno ottenuto risultati più scadenti per quanto riguarda le immagini per le quali non avevano sentito il suono durante il sonno. I risultati evidenziano che il sonno può, effettivamente, rafforzare il processo mnemonico, rendendo più facile immagazzinare le informazioni apprese. Lo studio potrebbe aprire la strada a nuove ricerche relative alla possibilità di imparare cose nuove anche durante il sonno.