#laculturachefabene Genus Bononiae Musei nella città campagna di raccolta fondi Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico bolognese Sant’Orsola.
una parte degli incassi delle vendite online da oggi e fino all’apertura della mostra sarà devoluto all’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola, in prima linea nell’emergenza Coronavirus
Bologna, 12 marzo 2020 – Un gesto concreto di sostegno alla cultura e al tempo stesso alla sanità pubblica, entrambi messi a dura prova dall’emergenza legata al Covid-19: a partire da oggi chiunque acquisterà on line dai rivenditori autorizzati il biglietto open per la mostra “La riscoperta di un capolavoro” (che avrebbe dovuto aprire al pubblico proprio in data odierna) sosterrà anche l’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico bolognese Sant’Orsola.
Il biglietto open verrà dai suddetti rivenditori, che hanno accolto la richiesta di Genus Bononiae, venduto a 18 € dei quali 5 € andranno a sostegno dell’emergenza sanitaria, gli incassi verranno devoluti a un conto corrente appositamente dedicato (biglietti acquistabili al link https://genusbononiae.it/eventi/politticogriffoni-laculturachefabene/).
A promuovere l’iniziativa è Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae. Musei nella città e del Festival della Scienza Medica, che ogni anno porta a Bologna premi Nobel, ricercatori e scienziati di fama mondiale con l’obiettivo di avvicinare e rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica e le sue sfide, con la fondamentale collaborazione dell’Università di Bologna.
“Oggi avremmo dovuto aprire una mostra alla quale lavoriamo da due anni, con impegno e passione sincera nella consapevolezza di essere parte di un’avventura culturale ed artistica unica. Lo stop alle aperture dei Musei su tutto il territorio nazionale è arrivato ad allestimento già pressoché completato – dice Roversi-Monaco – Un provvedimento doveroso quanto doloroso per noi e per tutto il mondo della cultura. Difficile nascondere il nostro stato d’animo: eravamo ansiosi di condividere la bellezza della quale abbiamo avuto il privilegio di riempirci gli occhi in questi giorni di allestimento. Siamo però, oggi, anche orgogliosi di poter fare la nostra parte in un momento così delicato, e abbiamo deciso di tradurre in un gesto concreto la gratitudine che sentiamo nei confronti delle nostre strutture sanitarie. Chiediamo a tutti quelli che aspettavano questa mostra con ansia e interesse un atto di fiducia e di speranza, attraverso l’acquisto del biglietto, che diventa anche un gesto di solidarietà.”
Di qui l’idea di devolvere parte degli incassi al Sant’Orsola, eccellenza del sistema sanitario regionale e nazionale, in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria.