Acerenza è un borgo della Basilicata. Nota come città cattedrale deve l’appellativo all’imponenza e all’eleganza del suo duomo.
Acerenza, i monumenti
Acerenza si trova in provincia di Potenza ed è uno dei borghi più belli d’Italia. Il maestoso e bellissimo duomo le ha donato l’appellativo di città cattedrale.
L’edificio, voluto da Roberto il Guiscardo, è stato costruito nel 1059 su un precedente luogo di culto. La cattedrale è dedicata a santa Maria Assunta e a san Canio vescovo. Al suo interno si ammirano gli affreschi di Giovanni Todisco da Abriola e molti dipinti preziosi. Invece, il campanile risale al XVI secolo.
Il tesoro del duomo è custodito presso il museo diocesano dove sono in mostra anche paramenti sacri, monili e statue.
Camminando fra le antiche strade di Acerenza sono tantissimi i palazzi nobiliari, piazze e grandiosi portali. Il museo etnografico regala uno spaccato degli usi e delle tradizioni della cultura contadina.
Da visitare il cinquecentesco convento francescano e la chiesa di san Laverio risalente all’anno mille.
Poco fuori dall’abitato si trova il santuario ipogeico di san Michele Arcangelo; al suo interno è custodita un’antica statua che rappresenta l’arcangelo guerriero.
Acerenza sorge su un’altura dalla quale si gode lo straordinario panorama della valle del Bradano.
Acerenza, il mistero del sacro Graal
Il sacro Graal potrebbe trovarsi nascosto all’interno della cattedrale di Acerenza. Secondo gli studiosi,i cavalieri templari erano soliti fare tappa in questo borgo durante il viaggio di rientro dalla terra Santa. Inoltre, il fondatore dell’ordine, Ugo Dei Pagani, sarebbe nato proprio in un paese vicino Acerenza. Sarebbe stato proprio lui a sistemare il sacro Graal all’interno del duomo, così da renderlo introvabile. La conferma arriverebbe anche da una finestra murata durante alcuni lavori di restauro eseguiti nel XVI secolo.
Infatti il calice col quale sarebbe stato raccolto il sangue di Gesù potrebbe esser stato murato nei pressi di una finestra della cattedrale di santa Maria Assunta e san Canio.
L’elegante duomo nasconderebbe anche un altro mistero. Proprio qui sarebbe stata sepolta Maria Blasa,la figlia del conte Dracula, il terribile Vlad III.
Maria era sposata al conte Giacomo Alfonso Ferrillo e secondo alcuni riscontri storici era originaria dei Balcani. Inoltre, sulla facciata del duomo è presente uno stemma nobiliare rappresentate un drago e che sarebbe un chiaro riferimento alla stirpe del conte Vlad.
Non tutti gli studiosi però sono concordi su questa ipotesi.
La valle del Bradano
Acerenza si trova nell’alta valle del Bradano un territorio verde attraversato dall’omonimo fiume. Un tratto del fiume Bradano ricade nella riserva naturale di San Giuliano. E’ un’oasi del WWF che si occupa di proteggere la flora e la fauna locale.
Grazie alle bonifiche le paludi presenti in passato hanno lasciato il posto a campi, vigneti e castagneti. Qui è possibile gustare ottimo olio extra vergine d’oliva, funghi, castagne e prelibati formaggi. La cucina tradizionale propone anche pasta fresca e legumi.
Non possiamo dimenticare il vino, in particolare l’Aglianico del Vulture. Si tratta di un pregiato vino rosso Doc che si coltiva sui pendii del Vulture. Il monte Vulture, la cui cima supera i 1300 metri d’altitudine, è un vulcano inattivo che domina un territorio di grande bellezza.