Guergarate : alcune riflessioni sulla legittimità delle azioni del Regno del Marocco
La crisi di Guergarate dove un manipolo di miliziani provenienti dai campi algerini di Tinduf e appratenti ai movimenti secessionisti del Polisario ha fatto emergere diverse situazioni che meritano riflessione.
La prima è sicuramente il comportamento del Marocco che ha cercato fino in fondo di percorre ogni via possibile prima di far intervenire l’esercito. Il Regno infatti, in un primo momento per non cadere nella trappola di passare agli occhi della comunità internazionale come un brutale stato di polizia , ha notificato la situazione alle Nazioni Unite informando anche i paesi confinanti . Questa scelta di seguire la via della Carta delle Nazioni Unite è stata saggia , e ben calcolata. Un uso della forza infatti avrebbe fatto cadere della parte del torto il Marocco invece la via diplomatica ha permesso al Regno stesso , una volta non ricevuta alcuna comunicazione di poter procedere , non con un azione militare ma nei fatti con una operazione di polizia portata avanti dalle Forze Armate Reali ma nei fatti una azione che , nella piena legalità e senza scopi bellici ha messo in fuga i miliziani separatisti permettendo il ristabilimento della circolazione tra Marocco e Mauritania.
Aggiungo che una operazione militare brutale , anche se formalmente legale , avrebbe dato una legittimazione morale ai miliziani che, sufruttando i mezzi di comunicazione di massa sarebbero passati agli occhi di molti dalla parte della ragione.
Nella sostanza il Marocco ha agito con calma e freddezza di ragionamento nel riaffermare i propri diritti sovrani minacciati da questa azione con grande intelligenza non prestandosi a giochi che avrebbero causato problemi ben maggiori al Regno stesso
Seconda riflessione l’atteggiamento del Marocco è stato rispettoso delle Nazione Unite, continuando la sua politica estera sempre nel quadro delle Nazione Unite e agendo ora solo per esercitare dei propri diritti che le stesse nazioni unite garantiscono a ciascuno Stato.
Terzo punto il rispetto verso le nazioni vicine . Il Marocco non ha mai smesso di pensare al ben dei propri vicini. E mentre si attendeva la risposta delle Nazioni Unite ha permesso alle merci e alle persone dirette in Mauritania di utilizzare la via marittima in luogo di quella terrestre . Segno evidente di un atteggiamento legalistico e sicuro delle proprie ragioni .
In conclusione cosa possiamo trarre da questo fatto. Ancora una volta si può affermare che il Marocco agisce solo nell’abito delle proprie pregative statuali, che la questa Nazione capisce che , molto di più delle nazioni europee, che la stabilità delle provincie meridionali non è solo un affare marocchino ma potremmo dire africano ed anche europeo.
Quarto aspetto l’azione dell forze armate marocchine , il cui capo supremo è Sua Maestà, hanno agito in modo pacifico e seppur senza una copertura giuridica da parte delle Nazioni Unite, Sua Maestà nell’ispirare l’azione ha svolto questa operazione con le stesse regole che normalmente operano i contingenti nell’ambito delle Nazioni Unite. Quindi in un contesto che legalmente non ha nulla da eccepire.
la prova è che questa azione delle forze armate reali non ha portato a nessuna vittima ma ha ristabilito il diritto di circolazione nella zona rispettando il mandato ONU sul cessate il fuoco nella regione, prova di una politica estera improntata al rispetto delle norme internazionali
Se non viene garantita la stabilità di queste provincie marocchine , l’intera africa ne soffrirà ma anche l’Europa visto che i grandi flussi migratori dall’Africa centrale verso la Libia passano per le provincie meridionali e solo la loro tranquillità, il loro sviluppo all’interno del Marocco permetterà un futuro migliore per tutti.
Marco Baratto
Forum Lombardia Marocco