Sant’Elena, le leggende di oggi 18 agosto
Sant’Elena è ricordata per aver ritrovato la croce. Scopriamo le leggende che riguardano l’imperatrice madre di Costantino.
Sant’Elena, le leggende
Attorno alla figura di sant’Elena si tramandano numerosi racconti.
L’imperatrice muore in un luogo non precisato nel 329. Per decisione di Costantino, suo figlio, il corpo si trasferisce a Roma dove riceve degna sepoltura.
Secondo la leggenda, le spoglie della santa vennero spostate da Roma a Costantinopoli dove rimasero fino al XIII secolo. L’urna dell’imperatrice trova posto tra il carico di un’imbarcazione di marinai italiani. L’impresa sembra riuscita ma tutto cambiò quando l’equipaggio arrivò sulle coste venete.
Nei pressi dell’isola dell’Olivolo (VE), la nave si arenò. L’equipaggio allora portò a terra tutto il carico, comprese le spoglie della santa. Una volta disincagliata l’imbarcazione, ricaricarono i beni ma fu impossibile ripartire. I marinai provarono, nuovamente, a togliere le mercanzie per favorire la navigazione. Quando però caricarono l’urna di sant’Elena la nave divenne ingestibile. I marinai portarono all’interno della piccola chiesa dell’Olivolo le sue spoglie e provarono a riprendere la navigazione.
Improvvisamente la nave non dava più nessun problema e la ciurma capì che si era trattato di un segno divino. Era stata l’imperatrice a chiedere di riposare in eterno proprio in quel tratto di costa.
La figura dell’imperatrice è legata al ritrovamento della croce. Elena, nel 326, riuscì ad individuare la croce di Gesù e tre chiodi. Proprio in seguito a questo fatto eccezionale decise di far edificare dei luoghi di culto e di lasciare la croce, integra, a Gerusalemme.
Invece, uno dei chiodi sarebbe stato usato per impreziosire la corona ferrea, dei re d’Italia.
La vita dell’imperatrice
Elena nasce in una famiglia di umili origini. I dati certi sulla sua vita sono pochi, così come non è certa la città che le diede i natali. Si sposa con l’ufficiale Costanza Cloro e diventa madre di Costantino. Il militare poi è costretto, per imposizione di Diocleziano, a ripudiarla per convolare a nozze con Teodora.
E’ riabilitata nel 306, quando Costantino è eletto imperatore. La futura santa era attenta ai bisognosi, misericordiosa e mite. E’ stata sua la volontà di costruire numerose chiese sia in Palestina che a Roma.
L’imperatrice si ricorda il 18 agosto ed è invocata, proprio come sant’Antonio da Padova da chi cerca un oggetto smarrito.