Il mal di schiena cronico può minare lo stato di salute generale, favorendo i decessi prematuri.
Si tratta di una patologia molto diffusa che se non adeguatamente trattata può creare un indebolimento generale di tutto l’organismo.
Il mal di schiena cronico e le possibili morti premature
La notizia è stata data dai ricercatori della George Institute for global health di Sydney.
Lo studio ha dimostrato che i dolori lombari cronici possono minare il benessere e far salire i casi di morti premature. La ricerca, che ha coinvolto dei gemelli con un’età compresa fra i 70 ed i 102 anni, si è focalizzata sul mal di schiena acuto e generico e ha sottolineato che esiste un legame con il peggioramento della salute.
I dati dimostrano che nel 13% delle volte, tale problema può compromettere gravemente lo stato di salute generale portando alla morte prematura. Dall’indagine scientifica è emerso questo male può causare molti altri disturbi ed è il responsabile dell’assunzione di farmaci. Alla lunga, i dolori lombari fanno peggiorare le condizioni fisiche, favorendo i decessi prematuri.
Dolori alla schiena, cosa sapere
Il mal di schiena riguarda la maggioranza della popolazione mondiale. Le cause principali sono la sedentarietà, il sovrappeso e le posture scorrette; la situazione può essere aggravata dall’utilizzo di scarpe eccessivamente scomode.
Per risolvere questo malessere è indispensabile sempre rivolgersi ad un medico specialista, soprattutto se il problema si protrae nel tempo. I dolori lombari si affrontano seguendo le indicazioni mediche e delle piccole regole, come per esempio recuperare il peso forma.
Molto importante anche l’esercizio fisico che deve essere svolto soltanto dopo aver effettuato una visita medica e aver ricevuto l’assenso del proprio ortopedico.
L’American college of physicians ha evidenziato che il mal di schiena, in alcuni casi, può essere affrontato ricorrendo al movimento e a discipline come il tai chi e lo yoga.
Gli esperti hanno affermato che la lombalgia potrebbe essere risolto combattendo lo stress sfruttando la meditazione. Altrettanto utile potrebbe essere anche il trattamento termico.
Gli esperti hanno evidenziato che questa patologia può essere determinato non soltanto da motivazioni anatomiche ma anche psicologici, come per esempio l’ansia e lo stress.
