Piersanti Mattarella: un uomo di Sicilia
La Mafia uccide nei giorni delle feste. Epifania di Sangue a Palermo nel 1980.
E’ il 6 gennaio 1980, in via Libertà, nel cuore elegante di Palermo la mafia uccide: mira alto. Ammazza Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Siciliana, uomo di punta della Democrazia Cristiana. Non uno qualsiasi. Un democristiano differente, diverso, attento ed impegnato.
Piersanti Mattarella: chi è
Piersanti Mattarella nasce a Castellammare del Golfo, 24 maggio 1935. Uno di spicco della Democrazia Cristina viene eletto Presidente della Regione Siciliana. Elegante, raffinato, differente porta avanti una linea politica moderna ed innovatrice distante dai quarant’anni precedenti. La riforma regionale che porterà alla morte di Mattarella è sicuramente legata con criteri severi per la scelta dei dirigenti pubblici e la forte innovazione messa in campo dal politico.
Mattarella: l’uomo contro la Mafia
Senza timore Mattarella si chiesta contro la Mafia e lo fa pubblicamente a Cinisi dopo la morte di Peppino Impastato in un comizio pubblico. Una scelta che non è certo piaciuta e, sicuramente non è stata facile. Mattarella continua nella sua posizione in ogni momento possibile sino a quando si sicari di Cosa Nostra non lo ammazzano. Di lui si è scritto e parlato davvero poco ma il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, nel libro Per non morire di mafia, ha scritto che Piersanti Mattarella «stava provando a realizzare un nuovo progetto politico-amministrativo, un’autentica rivoluzione. La sua politica di radicale moralizzazione della vita pubblica, secondo lo slogan che la Sicilia doveva mostrarsi ‘con le carte in regola’, aveva turbato il sistema degli appalti pubblici con gesti clamorosi, mai attuati nell’isola»