Richiedere capitali per la propria azienda nel nuovo mondo digitale

A causa della crisi dovuta al Covid-19 prima ed alla guerra Russia-Ucraina poi, le PMI italiane continuano a subire i colpi di una crisi mondiale che non accenna ad arrestarsi. I prezzi delle materie prime, come il petrolio, sono alle stelle e con il caro energia aumenta anche il numero delle aziende in profonda crisi.
La Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato una stima secondo la quale il 29,3% delle imprese non in fallimento si troverà in gravi difficoltà economiche durante il 2022, e si tratta di piccole imprese che danno lavoro a più di 445.000 dipendenti.
Negli ultimi due anni, gli effetti della crisi sono stati terribili ma le aziende italiane hanno dimostrato di essere resilienti. Nonostante ciò, il prossimo periodo potrebbe rivelarsi ancora più buio di quello vissuto durante l’emergenza sanitaria, soprattutto per le aziende legate al settore energetico.
Il costo dell’energia per le aziende nel 2019 è stato di 8 miliardi di dollari, nel 2021 è stato di 20 miliardi e secondo le previsioni quest’anno sarà di 37,3 miliardi, un tasso assolutamente insostenibile per le PMI che potrebbero fallire a causa del caro-bollette.
Diventa così necessario fare qualcosa in fretta prima che le aziende inizino a chiudere per mancanza di fondi.
Perché le PMI sono importanti
Le piccole e medie imprese sono la colonna portante del sistema produttivo del nostro Paese. Per via del loro numero, dei loro tassi di fatturato e del loro utilizzo della forza lavoro, rappresentano la maggior parte delle attività economiche in Italia.
Le PMI italiane, con una stima di 206 mila aziende in totale generano circa il 41% dell’intero fatturato italiano, il 33% di occupazione totale ed il 38% di valore aggiunto. Per questo motivo sono protette da tutta una serie di fondi, incentivi e agevolazioni economiche messi a disposizione dallo Stato.
Le aziende possono richiedere i capitali di cui hanno bisogno in maniera veloce e senza passare per le banche attraverso i nuovi finanziamenti alle imprese quali minibond, direct lending e equity.
Questi strumenti innovativi possono essere utilizzati per diversi scopi: finanziare un nuovo progetto, finanziare un nuovo programma di sviluppo aziendale o un investimento di carattere straordinario. Per scoprire i requisiti necessari per accedervi e per capire qual è il tipo più adatto alla propria impresa potrebbe essere necessario rivolgersi ad un consulente finanziario.
Il consulente finanziario
Il settore dei finanziamenti alternativi per le PMI è in crescita ma resta materia complessa. Per non commettere errori, che potrebbero portare ad ingenti perdite di tempo e di denaro, sarebbe bene rivolgersi ad un consulente finanziario.
Il consulente finanziario è un vero esperto dei mercati e grazie alle sue competenze può suggerire alle imprese soluzioni riguardanti tutti gli aspetti: raccolta di capitale, risparmio, gestione del debito, ecc.
In Italia, i consulenti finanziari che esercitano effettivamente la professione sono circa 36.000.
La rapidità della finanza alternativa
In Italia, per le aziende è sempre più complesso richiedere un finanziamento alle banche. Questo a causa degli elevati requisiti richiesti e dei tassi di interesse poco vantaggiosi.
Richiedere un finanziamento non dovrebbe essere così complicato, la rapidità è essenziale quando si ha un’azienda da mantenere specialmente in un momento di crisi come quello attuale.
Di conseguenza, sono aumentati i mezzi di finanziamento innovativi che non richiedono il passaggio per la banca. Questi nuovi metodi sono assolutamente sicuri ma è bene affidarsi sempre a qualcuno di esperto nel campo per non commettere errori.