Algeria: Ghali rompe il silenzio e parla sul sostegno spagnolo alla marocchintà del Sahara
In un’intervista con il giornale spagnolo “El Mundo” ieri dai campi di Tindouf in Algeria, il capo del gruppo Polisario sostenuto ed armato dalla giunta militare algerina, Mohamed Ben Batouche alias Brahim Ghali, ha parlato per la prima volta della decisione della Spagna che ha annunciato di sostenere il piano di autonomia del Marocco sul Sahara.
In questa intervista, il capo dei mercenari afferma di non rinunciare all’autodeterminazione del suo popolo e accusa il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez di agire alle spalle della società e del parlamento spagnoli. Quello del capo dei mercenari al soldo d’Algeria è un altro attacco contro Spagna in quanto uno Stato sovrano.
A proposito di quando deciso a Madrid, Ghali ha detto: “Ci hanno abbandonato al nostro destino nel 1975 e 47 anni dopo ripetono la stessa cosa. Tuttavia, il popolo saharawi ha resistito e continuerà a resistere”. Ma Ghali non vuole capire che la popolazione saharawi lo contesta e rifiuta di essere rappresentata dal suo gruppo Polisario che difende gli interessi algerini invece di difendere gli interessi dei saharawi che rifiutano il separatismo.
Per quanto riguarda il suo ricovero all’ospedale di Logrono anche con un nome falso, fortemente criticato da Rabat e al centro del contenzioso con la Spagna che dura di più un anno, ha affermato che non spetta a lui rispondere a questa domanda.
Un’altra domanda che è stata posta è se è disposto a presiedere una sorta di comunità autonoma del Sahara Marocchino. Al che il capo dei mercenari e dei separatisti basati in Algeria ha risposto che in primo luogo, non c’è il Sahara marocchino, c’è solo il Sahara occidentale, eliminando così ogni dibattito sulla questione, mentre la maggior parte delle grandi potenze, guidate da Washington, crede che l’opzione offerta da Rabat dal 2007 sia la più realistica.
Delle domande postegli da “El Mundo”, tre sono rimaste senza risposta. Una è la seguente:
“A maggio dell’anno scorso, il ministro degli Affari esteri marocchino, Nasser Bourita, ha chiesto se la Spagna era disposta a sacrificare le sue relazioni per te. Secondo te, cosa è successo ha fatto cambiare la posizione marocchina?”
L’intervista è servita a riprodurre la tesi separatista dettata dalla giunta militare algerina al gruppo Polisario senza portare elementi nuovi. Ghali ha affermato di non rinunciare all’autodeterminazione del “suo popolo” basato in Algeria e accusa il capo dell’esecutivo spagnolo di agire alle spalle della società e del parlamento spagnoli.
Ha aggiunto che la parte più nobile della Spagna è la sua gente. Posizione chiara visto gli aiuti umanitari spagnoli arrivano anche dalle associazioni nei campi senza resoconto o controllo che hanno portato avanti il fenomeno della deviazione degli aiuti umanitari alle tasche dei capi del Polisario.
Per concludere, ha affermato di non comprendere la svolta del leader socialista spagnolo sulla questione saharawi.
In mancanza di argomenti, si è rifiutato di rispondere alle altre domande del giornale, in particolare sul suo passato criminale e sui possibili attacchi terroristici del Polisario agli interessi spagnoli come nel caso dei marinai spagnoli assassinati negli anni 70. E su questo punto la società civile mondiale aveva chiesto all’Onu di inserire il gruppo Polisario nella lista del terrorismo internazionale.