San Giovanni Battista e le tradizioni di Genova

San Giovanni Battista e le tradizioni di Genova. Si tratta di una tradizione molto antica che risale al medioevo.
San Giovanni Battista e le tradizioni di Genova
Il 24 giugno ricorre la festa di san Giovanni Battista, patrono del capoluogo ligure. In tale occasione si ripetono rituali le cui origini risalgono al medioevale. La leggenda vuole che nel 1098 dei crociati genovesi, in procinto di tornare nella loro città, avessero sistemato le ceneri del santo su tre differenti imbarcazioni. Durante una terribile tempesta, i cavalieri pensano di sistemare i resti mortali di Giovanni Battista su una sola nave. Il loro obiettivo è di ridurre il rischio che le reliquie si possano perdere. Improvvisamente, il fortunale si placa e i soldati riescono a tornare sani e salvi in Liguria. Quando la flotta crociata giunge in porto, i cittadini si recano a ringraziare il santo. Nel corso del 1300, il santo è eletto patrono cittadino.
La processione delle ceneri inizia nel 1391, in occasione di una bufera che mette in pericolo i navigli genovesi. Soltanto quando le ceneri del Battista sono portate in processione dalla cattedrale fino al porto il maltempo cessa. La città e le sue imbarcazioni sono salve. Da allora, in occasione del 24 giugno, giorno del santo, si ripete l’antica tradizione che culmina con la benedizione del mare. Si tratta di una festa molto sentita che si caratterizza con l’accensione di grandi falò, con splendidi fuochi d’artificio ed eventi musicali.
San Giovanni Battista e la trave di fuoco
In Campania, la figura di san Giovanni è associata alla leggenda della trave di fuoco. Si racconta, che proprio la notte fra il 23 ed il 24 giugno scenda dal cielo un’asse infuocata che finisce in mare. Ecco perché la tradizione vuole che si inizi a fare il bagno in mare soltanto dopo la festa del Battista. In tutta Italia, per la festa del santo si svolgono rituali particolari che affondando le loro origini nei riti pagani del solstizio estivo. Oltre all’accensione di grandi fuochi si prepara il nocino e l’acqua di san Giovanni. Invece, in altri luoghi è tradizione bruciare un cumulo di erbe vecchie o di prelevare della rugiada perché tenga lontana la cattiva sorte.