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Le ciliegie e la leggenda di san Gerardo dei Tintori

Le ciliegie e la leggenda di san Gerardo dei Tintori. Il mistico, compatrono di Monza, si festeggia il 6 giugno.

Le ciliegie e la leggenda di san Gerardo dei Tintori


Gerardo dei Tintori è ricordato per aver fondato l’ospedale di Monza nel 1174.

La leggenda vuole che il religioso trascorresse lunghe ora in adorazione presso il duomo di Monza. Non di rado chiede ai sagrestani di potersi intrattenere oltre l’orario di chiusura, così da poter godere di maggior silenzio e quiete. Gerardo, in una fredda mattina di gennaio, si reca in chiesa prima dell’apertura e bussa insistentemente. Il sagrestano gli propone una sfida: sarebbe entrato ma in cambio chiedeva un cestino di ciliegie mature. Al pomeriggio, il santo torna al duomo, portando con sé i rossi frutti, nonostante si fosse in pieno inverno. Ecco perché il religioso è sempre rappresentato con vicino delle ciliegie.

A Monza, in ricordo di tale miracolo, il 6 giugno di ogni anno si allestiscono dei banchetti di venditori di ciliegie.
Nei secoli, questi frutti sono largamente rappresentate nelle opere sacre.

Nel quadro  “Riposo dalla fuga in Egitto” di Federico Barocci, si nota che san Giuseppe porge al bambino Gesù un rametto di ciliegie. Il colore di tali frutti ricorda il sangue e la passione di Gesù ma anche il suo desiderio di amore e sacrificio per la salvezza umana. Il nocciolo delle ciliegie è un rimando alla morte in croce.

Le ciliegie ed i Giovannini


Prelibate, succose e deperibili, le ciliegie, una volta colte, vanno consumate entro pochi giorni. La tradizione popolare suggerisce di portare in tavola le ciliegie fino al giorno di san Giovanni, il 24 giugno. Dopo questa data i deliziosi frutti potrebbero essere infestati dai Giovannini o Giuanin. Si tratta di piccoli vermi il cui nome è un chiaro riferimento a san Giovanni Battista.

Invece, la ciliegia di san Giacomo giunge a maturazione in piena estate. Come suggerisce il nome, si colgono  il 25 luglio giorno in cui si ricorda il santo protettore dei pellegrini, dei farmacisti ed invocato in caso di reumatismi.

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