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San Giovanni di Sinis: tra un passato da scoprire e un mare meraviglioso

Estremità meridionale del Sinis (Oristano), tra mare vivo e Mare Morto, tra passato e presente, San Giovanni oggi è un borgo animato dal turismo.

San Giovanni di Sinis non è semplicemente uno dei pochi paesini sul mare del Sinis, ma è (con Putzu Idu) il più servito e sicuramente il più frequentato. Le sue spiagge, lunghe e profonde, si affollano nei mesi estivi insieme con le tante case vacanza, i bar, i ristoranti e i suoi siti di interesse.

Dove si trova San Giovanni di Sinis?

San Giovanni è un piccolo borgo sul mare nel Sinis, la penisola che rappresenta il prolungamento più occidentale della provincia di Oristano, nel centro-ovest della Sardegna. Più precisamente, rappresenta il punto più meridionale del Sinis, ma anche il braccio nord del golfo di Oristano, chiuso a sud da capo Frasca.

san giovanni dove si trova
Il tragitto da Oristano a San Giovanni di Sinis (da Google Earth Pro)

A livello amministrativo San Giovanni è una frazione del comune di Cabras (da cui dista circa 12 km). È facilmente raggiungibile da Oristano tagliando per Viale Repubblica, o passando da Rimedio e quindi dalla SP1: in entrambi i casi, si dovrà poi svoltare verso Cabras, immettendosi quindi sulla SP94. Da qui bisognerà seguire la strada in direzione ovest (che dalla rotonda tra Cabras e Torregrande prende il nome di SP6), e si arriverà al borgo di San Giovanni.

Il borgo è anche raggiungibile in pullman da Oristano con la linea 430 dell’ARST, operativa dal 1° luglio al 31 agosto con sei orari (andata e ritorno) dal primo mattino alla sera.

Il mare e le spiagge

San Giovanni si affaccia su un mare vivo, spesso in balia degli impetuosi venti di maestrale, ma che nelle giornate estive (o di semplice calma) regala lo splendido colore turchese delle sue acque. La costa a ovest è sempre esposta al maestrale, mentre quella est prende il nome di “Mare Morto”, in quanto risulta sempre riparata e sottovento: un riparo più tranquillo (ma molto meno spazioso) nelle giornate più ventose.

Le sue spiagge sono lunghe e profonde, interrotte da alcuni tratti più rocciosi: il tratto più lungo si estende per 900 metri, ma risultano spaziose anche le più piccole cale al limite nord (prima di Funtana Meiga) e quella a sud della torre costiera. Da segnalare anche la Caletta del Faro, poco distante da Capo San Marco e meta di chi possiede un gommone con cui raggiungere il piccolo molo d’attracco.

La torre costiera

La torre costiera di San Giovanni svetta sulle spiagge e sul centro abitato dai suoi 50 metri sul livello del mare. Si trova in cima alla salita che porta a Tharros, su una sporgenza a picco sul mare. Venne costruita tra 1500 e 1600, insieme con le torri di Capo San Marco (più a sud) e di Turr’e Seu (più a nord) per sorvegliare le coste e proteggerle da incursione piratesche o corsare.

Alta 15 metri, con un diametro di 14 metri, la torre fu eretta utilizzando pietre prelevate dai resti di Tharros, sfruttando probabilmente come base i resti di un nuraghe monotorre e di una torre punica.

La chiesa di San Giovanni

Un altro edificio costruito con materiale sottratto ai resti di Tharros, ma ben più antico della torre costiera (risalente al 500), la Chiesetta di San Giovanni è simbolo del borgo, con le sue forme particolari.

La chiesa si erge in prossimità di quella che in antichità era probabilmente una necropoli punica (e quindi pagana), che però in epoca bizantina fu adattata alle esigenze cristiane.

La città di Tharros

Insieme con lo splendido mare, la grande attrazione turistica di questo borgo è sicuramente la città fenicia di Tharros. Gli scavi negli anni hanno fatto comprendere come l’area fosse già abitata in epoca nuragica, con dei resti di un villaggio protostorico poco più a nord degli insediamenti fenici. Resti nuragici si trovano alla base della torre costiera e nell’area di capo San Marco.

L’occupazione fenicia ha lascito resti in tutta l’area di San Giovanni. Non si esclude che Tharros consistesse proprio in due centri abitati distanti poche centinaia di metri (l’attuale centro abitato e l’area presso la torre costiera, oggetto di scavi archeologici).

Tharros, ha visto passare poi le dominazioni puniche e romane, che a loro volta hanno aggiunto nuovi elementi al luogo.

Il sito archeologico, spesso utilizzato per piccoli spettacoli o eventi musicali, è accessibile tutto l’anno pagando un biglietto per una visita guidata.

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