Ambiente

L’Area Marina Protetta delle isole Egadi: un gioiello tutto da scoprire

Le tre isole di Favignana, Levanzo e Marettimo, con gli isolotti di Formica e Maraone, sono parte della più grande Area Marina Protetta del Mediterraneo.

Non si tratta di una semplice Area Marina Protetta. L’AMP delle Isole Egadi è la più grande riserva marina di tutto il mar Mediterraneo, con i suoi 54.000 ettari di estensione. Si tratta di un’area di grandissima rilevanza naturale, con specie animali in via d’estinzione e presenti solo qui, e con importanti piante marine che grazie alla tutela riescono a prosperare come altrove non potrebbero.

Tra immersioni, osservazioni naturalistiche e caratteristiche uniche, l’AMP isole Egadi ha molto da raccontare dal puto di vista naturalistico.

La posidonia: una risorsa da preservare

posidonia isole egadi
Posidonia (da wikipedia.org)

Chi avesse pensato che i record della riserva naturale delle Egadi fossero finiti, avrà da ricredersi. Come dichiara il sito dell’AMP isole Egadi, all’interno dell’Area Marina Protetta si trova anche la più grande prateria di posidonia del Mediterraneo, oltre 12.500 ettari.

Questa pianta, minacciata dalla pesca a strascico e dai cambiamenti climatici, svolge un ruolo fondamentale nell’ecosistema marino. In primo luogo contribuisce all’assorbimento di anidride carbonica e alla produzione di ossigeno, rappresentando poi un luogo in cui proliferano diverse specie animali marine. Ma la posidonia continua a preservare l’ecosistema marino anche da morta: quando le sue foglie si staccano, perdendo la vita, finiscono per essere trasportate dai fondali presso la costa fin sulle spiagge. Qui forma dei cumuli a volte anche molto alti e profondi, che ricoprono l’arenile e lo preservano dall’erosione, a beneficio di chi poi se lo goda nella bella stagione.

La foca monaca, la caretta-caretta e gli altri animali dell’AMP isole Egadi

Si pensava che la foca monaca fosse ormai estinta nel Mar Mediterraneo, ma l’AMP delle isole Egadi anche in questo caso ha dimostrato la sua unicità. Negli ultimi anni, infatti, si sono susseguiti avvistamenti di rari esemplari di questa specie, che paiono aver trovato l’habitat ideale in questo particolare arcipelago. Le foche monache svernerebbero nelle grotte marine presenti a Marettimo, Favignana e Levanzo, come hanno dimostrato le foto-trappole installate dall’ISPRA.

L’AMP è molto rilevante anche per un’altra specie, ancora presente nel Mediterraneo ma sempre più a rischio. Stiamo parlando della caretta-caretta, la tartaruga di mare sempre più a rischio estinzione a causa della pesca incontrollata (che la cattura involontariamente), dell’inquinamento (muoiono spesso per ingestione di rifiuti plastici, che scambiano per prede) e del degrado delle spiagge in cui nidificano. A Favignana vi è un importante centro di recupero delle caretta-caretta, presso il Palazzo Florio.

Alle Egadi sono presenti anche varie specie particolari di uccelli, e la vita marina è molto densa e offre delle viste uniche per chi decida di immergersi.

La zonizzazione dell’AMP delle isole Egadi

Le isole Egadi sono inserite in un’Area Marina Protetta, che prevede quindi una particolare zonizzazione di cui tenere conto nel caso si decida di esplorare il loro mare in barca o semplicemente goderselo dalla spiaggia.

zonazione amp isole egadi
Zone dell’AMP isole Egadi (da www.ampisoleegadi.it)

L’AMP isole Egadi è divisa in quattro zone.

Zona D (di protezione)

È la zona più estesa, comprende il tratto di mare aperto tra le isole di Favignana e Levanzo e quella di Marettimo, e si estende anche parzialmente a nord e a sud ei Marettimo. Qui, come in tutta l’AMP, è vietate la pesca subacquea e il prelievo di organismi, mentre ai residenti è consentita la pesca dei ricci (previa autorizzazione). Qui sono consentite la pesca a strascico e a grande circuizione.

Zona C (di tutela parziale)

Comprende l’area marina che circonda tutte e tre le singole isole. Al suo interno sono consentite la balneazione, la libera navigazione e il libero ancoraggio al di fuori dei fondali di interesse ambientale, le visite guidate subacquee svolte dai centri d’immersione residenti e, previa autorizzazione, le immersioni individuali, la pesca sportiva, la piccola pesca professionale.

Zona B (di tutela generale)

Interessa delle aree meno estese. In Zona B si trovano le coste nord, sud e ovest di Marettimo. A Favignana è Zona B l’area intorno ai Faraglioni (area più a nord dell’isola). A Levanzo è in Zona B tutta la costa ovest. Infine, è in Zona B il mare intorno all’isolotto di Formica. In questa zona sono consentite la balneazione, la libera navigazione a vela, remi, pedali o con propulsori elettrici, le visite guidate subacquee svolte dai centri d’immersione residenti, le immersioni subacquee, previa autorizzazione, solo se in possesso di brevetto di 2° livello.

Ai residenti o proprietari di abitazione nel comune di Favignana sono consentite, previa autorizzazione, la pesca sportiva e la pesca artigianale, la navigazione e l’ancoraggio entro i 500 metri dalla costa; i non residenti potranno navigare liberamente solo oltre i 500 metri. Nella zona B di Marettimo sono consentite, previa autorizzazione giornaliera, la navigazione e l’ancoraggio entro i 500 metri dalla costa anche a un massimo di 40 natanti autorizzati giornalmente, di proprietà di non residenti.

Zona A (di tutela integrale)

Comprende solo la ristretta area di mare intorno all’isola di Maraone e buona parte della costa ovest di Marettimo (tra la punta che delimita a sud-ovest Cala Bianca e il Faro di Punta Libeccio). Qui sono consentite la balneazione e, esclusivamente nella zona A di Marettimo, la navigazione e le visite guidate subacquee svolte tra il 15 aprile e il 15 ottobre (ma solo per cittadini e società di immersioni residenti a Favignana).

Tag

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy