San Vincenzo e le previsioni meteorologiche
San Vincenzo e le previsioni meteorologiche. La cultura contadina suggerisce che attorno al 22 gennaio le temperature si abbassano notevolmente.
San Vincenzo e le previsioni meteorologiche
Un antico adagio recita che “Per san Vincenzo l’inverno mette i denti”, ossia dal 22 gennaio il clima diventa particolarmente rigido. I nostri nonni però ritenevano che il clima rigido di tale periodo non era destinato a durare a lungo.
Si dice che “ San Lorenzo della grande calura e san Vincenzo della grande freddura, l’uno e l’altro poco dura”; ossia, il caldo di metà agosto ed il gelo di fine gennaio sono destinati a finire presto.
Proverbi e detti di gennaio
I proverbi relativi a gennaio sottolineano che si tratta di un mese particolarmente rigido. Ecco perché si aspettava con grande ansia il giorno di san Paolo, il 25 gennaio, detto dei segni. La tradizione vuole che il tempo sereno assicuri abbondanza mentre la pioggia porterà raccolti scarsi. E’ pur vero che la saggezza contadina sapeva bene che per evitare carestie, il primo mese dell’anno doveva essere nevoso. La conferma arriva dal detto “Primavera di gennaio porta un grande danno” perché “Sotto la neve c’è il pane e sotto la pioggia la fame”. La neve protegge le sementi e fornisce una riserva di acqua mentre la semplice pioggia, pur necessario, può compromettere le coltivazioni, oltre a favorire la comparsa di parassiti ed altre malattie delle piante.
San Vincenzo di Saragozza, la leggende
Il futuro santo nasce nei pressi di Saragozza, in Spagna.
Vincenzo è condannato a morte come cristiano dal prefetto Daciano che non riuscì a farlo abiurare. Le spoglie del martire sono gettate in campagna; subito, un corvo si pone vicino ai resti sacri per evitare che qualcuno li potesse profanare. Il prefetto allora impose che il corpo venisse legato ad un masso e poi buttato in mare. Il cadavere però non affonda e, miracolosamente, raggiunge la terra ferma dove viene preso da alcuni cristiani che poi gli daranno degna sepoltura.