Editoriali

 La politica migratoria del Marocco : un esempio per l’Africa e per l’Europa

Come troppo spesso accade, ancora una volta, una barca di immigrati proveniente dall’Africa si è schiantata sulle coste italiane. Invece che afforntare in modo pragmatico la questione le forze poltiche la strumetalizzano per incomparsi a vicenda. L’immigrazione non è mai un fatto piacevole sia per i Paesi di origine che si impoveriscono di persone giovani e capaci sia per chi, in modo indiscriminato ed illegale la subisce. Inoltre, l’immigrazione illegale danneggia, in primo luogo gli immigrati regolari che si vedono spesso accusti di fatti la cui responsabilità è, in primo luogo, di coloro che sostengo una politca delle “porte aperte” . Inizialmente, il Marocco era considerato una terra di emigrazione o di transito verso l’Europa, poco attraente per soggiorni prolungati. Dall’inizio degli anni anni 2000, il Marocco è diventato un paese di accoglienza per gli immigrati provenienti dall’Africa subsahariana e dal Medio Oriente, ma anche, in misura crescente, dall’Asia e dall’Europa. dall’Asia e dall’Europa. Di fronte ai vari e profondi cambiamenti nelle dinamiche migratorie il Marocco ha scelto di attuare una nuova politica migratoria, basata su una politica, basata su un approccio umanitario , coerente e globale. Negli ultimi cinque anni, il Marocco ha adottato una serie di misure relative ai migranti, al fine di proteggerli da misure riguardanti i migranti, al fine di proteggere i loro diritti e le libertà fondamentali diritti e le libertà fondamentali, attraverso la Strategia nazionale sull’immigrazione e l’asilo.

La Strategia nazionale in materia di immigrazione e asilo è stata adottata dal Consiglio di governo il 18 dicembre 2014. Questa nuova strategia, che si basa sulle linee guida di S.M. Mohammed VI, si fonda sulla volontà del Regno di rispettare le sulla volontà del Regno di rispettare gli impegni internazionali e le disposizioni del 2011. internazionali e le disposizioni della Costituzione del 2011 che prevede, da un lato, nel suo preambolo che:”Il Regno del Marocco… riafferma il suo impegno nei confronti dei diritti umani come riafferma il suo impegno nei confronti dei diritti umani universalmente riconosciuti, nonché la sua volontà di continuare a lavorare per preservare la pace e la sicurezza nel mondo. e, d’altra parte, all’articolo 30 che: “Gli stranieri godono delle libertà fondamentali riconosciute ai marocchini”. Gli stranieri godono delle libertà fondamentali riconosciute ai cittadini marocchini, in conformità con la legge. Quelli di loro che risiedono in Marocco possono partecipare alle elezioni locali in virtù del in virtù della legge, dell’applicazione di convenzioni internazionali o di pratiche di reciprocità. La Strategia nazionale per l’immigrazione e l’asilo è stata sviluppata attraverso un approccio approccio partecipativo. Si è basata su una diagnosi della situazione migratoria e ha attinto alle esperienze internazionali. e si è ispirata alle esperienze internazionali in questo settore. In questo quadro, gli obbiettivi sono precisi ed indenficabili, assicurando ai migranti regolari gli stessi diritti dei marocchini (accesso all’istruzione, alla formazione professionale e all’impiego, copertura sanitaria, alloggio). all’istruzione, alla formazione professionale e all’impiego, alla copertura medica, all’alloggio copertura medica, alloggio…), combattere la discriminazione e garantire le condizioni per una vita dignitosa e soddisfacente (ricongiungimento familiare, partecipazione politica…). La gestione dei flussi migratori intende limitare l’ingresso degli immigrati irregolari (garantendo loro un trattamento che rispetti i loro diritti) e e di combattere la traffico di esseri umani. Accanto a questo, possiamo ricordare come il Marocco, nel quadro dell’Unione Africana, è sempre più improntato a creare le condizioni affinchè nei Paesi dell’Africa sub sahariana si possa svilupapre un economia sana, libera dagli interessi neocoloniali delle potenze del Nord del mondo. Queste azioni servono a crerare le condizioni per una crescita economica che eviti le migrazioni di massa ed i problemi ad essa legata. L’azione del Marocco è chiara, ferma, pragmatica. Non sposa certo le “teorie della sostituzione etnica liberante citate dai capi di Stato dei alcuni Paesi del Nord Africa, l’azione del Marocco non alimenta l’odio etnico che distrugge lo stesso spirito pan africano ma, anzi accompagna in modo dolce e risoluto l’Africa e gli africani ad essere artefici del proprio destino.

Marco Baratto

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Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo. Ha Fondato il Gruppo Informale "Incontri Culturali Franco Italiani" per la valorizzazione dei rapporti tra i Paesi della Francofonia

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