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La morte di Aïcha El Khattabi : figlia dell’eroe del Rif , una regione fondamentale nella marocchinità

La scormparsa di una persona è sempre una tristetezza. Ma, esistono donne e uomini che portano con se una tradizione , una storia , una idea di vita. E’ il caso di Aïcha El Khattabi , figlia di Abdelkrim El Khattabi, volorso eroe della guerra del Rif.

Il conflitto del Rif, fu una delle pagine più erioche della storia del Marocco moderno, e altrattanto poco nota e studiata in Occidente. Tra il 1911 ed il 1926 che vide contrapposti ben due eserciti europei (spagnolo e francese) e le tribu del Rif , guidate da Abdelkrim El Khattabi. Una guerra complessa alla quale presero parte personaggi che avrebbero influito sulle vicende europee come Francisco Franco e Philippe Pétain. 

Altrettanto vero, fu anche la ferocità di questo conflitto , che da parte europea vide l’impeigo massiccio di aerei ed a  partire dal 1924, vennero usate armi chimiche , segnando il primo utilizzo diffuso della guerra del gas nell’era successiva alla prima guerra mondiale. gli eserciti europei usarono indiscriminatamente fosgene, difosgène, cloropicrina ed iprite anche contro popolazioni civili, mercati e fiumi.

La questione del Rif, rimase anche oggetto di polemica, soprattuto per i detrattori della monarchia . Ma è la stessa figlia dell’eroe del Rif che, in un intevista dichiara pubblicamente che : ” Se mio padre ha creato questa repubblica (quella del RIf ), non è stato per separarla dal Marocco, ma perché non fosse attaccata alla Francia, che allora era al centro del Marocco”.

In efetti, il Rif, è sempre stato nel cuore della monarchia marocchina. Il Marocco e tutte le sue istituzioni hanno sempre avuto amore  verso questa regione e alla sua popolazione così come a tutte le regioni del Regno comprese le sue province meridionali che sono parte integrante di un Paese unico, solido e unito, attaccato al loro Re. 

Oggi, la stanca e vecchia Europa, non si rende conto che il mondo è cambiato , che non è possibile approcciarsi al Marocco o all’Africa con la stessa idea coloniale, di due secoli fa. Il mondo cambia, il centro si è spostato verso il mondo arabo/Amazing e africano.

Marco Baratto

Marco Baratto

Nato a Milano , Laureato in Legge. Si interessa di storia dei rapporti tra l'Europa e il Mediterraneo.

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