La riviera Amalfitana è la terra in cui si uniscono la montagna ed il mare. La montagna, precipita vertiginosamente in un mare cristallino, creando suggestive insenature, fiordi profondi, promontori, grotte, calette, e piccole spiagge ciottolose; un paesaggio incantevole dalle forme sinuose e seducenti: la terra delle sirene omeriche, dove suoni e colori ammaliano i visitatori. In questo paradiso, in cui mare e terra si fondo a creare un paesaggio suggestivo ed inimitabile, è inevitabile soffermarsi ad assaporare ogni attimo. Le tipiche abitazioni del luogo, le une addossate alle altre, creano un paesaggio tra profumi intensi dei limoneti, dei vigneti, delle ginestre, i colori sgargianti delle piante, l’odore di salsedine: esperienze sensoriali irripetibili. Piccoli borghi medievali arroccati sulle colline, boschi profumati e una natura incontaminata fanno di questi luoghi il cuore di una terra definita il “Giardino d’Europa”, dove fioriscono cultura e tradizioni.
La costiera amalfitana è nota per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi della Costiera ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. La Divina Costiera è una delle località più ambite dai turisti di tutto il mondo, tra luoghi dalle superbe bellezze paesaggistiche e scrigni colmi di storia. I paesi della Costiera Amalfitana sono meta di turisti, artisti, di persone in cerca di mare, sole e pace ed anche di giovani alla ricerca di divertimento e vita notturna.
Tredici sono le perle di questa terra che regalano al turista il desiderio ardente di ritornare in questo piccolo paradiso: Vietri, Cetrara, Maiori, Tramonti, Minori, Atrani, Ravello, Scala, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Positano, ma senz’altro il centro più noto è Amalfi.
Amalfi, secondo una leggenda prende il nome da Amalfi, una ninfa, amata da Ercole, che fu sepolta qui per volere degli dei. Centro cosmopolita aperto sul Mediterraneo, fu una delle città marinare e proprio a quel periodo risale il codice di diritto marittimo noto come Tavola amalfitana, un testo che contiene sorprendenti notizie a riguardo dell’avanzata e progredita società marinara amalfitana. Famosa nel tempo per i suoi corallari, incantò a tal punto Giuseppe Bonaparte, in visita al suo regno, che decise la costruzione di una grande strada costiera che facilitasse l’accesso dalla capitale Napoli alla Costiera. Tempo dopo, Erik Ibsen, passeggiando tra gli stretti viottoli dei paesini circostanti Amalfi, trovò l’ispirazione per completare la sua opera “Casa di bambole”.
Alla vigilia del secolo scorso, la costa di Amalfi fu riscoperta come ricercata meta turistica e, negli anni ’60, in estate, molti registi, artisti d’ogni genere ed avventurieri sono passati per la città e la costa.
Amalfi bisogna viverla per conoscerla, ma bisogna soprattutto scoprirla, perché ha sempre qualcosa di nuovo da mostrare.
Simile a un tempio la Grotta dello Smeraldo è un ricamo di luce , che il mare riproduce nelle sfumature più sublimi: blu cobalto che cede il passo al turchese ; ricca di colonne, stalattiti e stalagmiti dalle forme bizzarre,che creano un ambiente incantato
Infine la riserva naturale “Valle delle Ferriere“. I botanici conoscono questa riserva per la presenza di una pianta rara in Europa, la Woodwardia radicans, ma la riserva è anche l’habitat di diverse specie di Orchidee e della piccola pianta carnivora “Pinguicola hirtiflora”.
D’estate Amalfi è la capitale della mondanità e del divertimento con innumerevoli manifestazioni, ma in tutto il resto dell’anno il clima mite rende dolci le lunghe passeggiate e la città offre, con le sue frazioni, dette “casali” impareggiabili bellezze e stupendi panorami.