Ughetto degli Antellari, impasta il “Pan del Toni”. Un aneddoto sul dolce tradizionale di Natale
Il panettone, tipico dolce ha come antenato il pane grande e tondo, ricco di frutta, uva passa, canditi, spezie e miele. Molti aneddoti sono fioriti intorno a questo dolce natalizio, vi riportiamo la più conosciuta.
Si narra che il panettone sia nato per una storia d’amore presso la corte di Ludovico Maria Sforza. Ughetto degli Antellari, nobile cavaliere milanese nutriva un amore segreto, osteggiato dalla sua famiglia, per la bella figlia del fornaio Toni. Adalgisa ce lavorava con il padre era sempre stanca, poicè il garzone di panetteria si era ammalato, Adalgisa. Ugo non voleva rinunciare a quegli splendidi occhi per cui avrebbe fatto di tutto e il giorno successivo, con addosso umili abiti, lui, che era il falconiere di Ludovico il Moro, si fece assumere da Toni come nuovo garzone. Gli affari però andavano male e toni perdeva i clienti. Fu così che ugo confezionò il pane impastandolo con il burro ricavato da due falchia Il giorno successivo la bottega fu letteralmente presa d’assalto Milano impazziva per il pane di Toni.
Sotto le feste di Natale, Ugo ebbe un’altra idea: aggiunse uova, pezzetti di cedro candito e uva sultanina all’impasto del pane. Era nato il”pan del Toni” (da qui il termine panettone. Toni divenne ricco e i genitori di Ugo non ebbero più da lamentarsi di Adalgisa. E vissero felici e contenti!